Le tartarughe della Grande barriera corallina sono intossicate dal cobalto

Nel 2012 gli australiani hanno visto con i loro occhi una moria di massa di tartarughe verdi. Erano in 100, spiaggiate sulla costa di Upstart Bay. Dopo cinque anni i ricercatori hanno capito il motivo: intossicazione da cobalto, riversato in mare dalle industrie della zona. E forse sta avvelenando anche la Grande barriera corallina.
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Giulia Dallagiovanna 19 Dicembre 2018

Purtroppo non ci sono solo le microplastiche a minacciare chi abita i mari e gli oceani del nostro Pianeta. Un report di Wwf Australia ha reso noti i risultati di un'indagine su una moria di massa di tartarughe avvenuta nel 2012: avvelenamento da cobalto. Riversato nelle acque vicino alla spiaggia da stabilimenti industriali o miniere nelle vicinanze, ha intossicato le creature marine fino a farle ammalare o, addirittura, a ucciderle. E questo potrebbe significare che la Grande barriera corallina stia morendo per la stessa ragione.

Inizia tutto cinque anni fa, quando 100 tartarughe verdi furono ritrovate spiaggiate sulle coste di Upstart Bay, in Australia, a due passi dal muro di coralli più famoso nel mondo. Alcuni esemplari erano già morti, altri non si sarebbero salvati in ogni caso. Un episodio drammatico, che diede il via alla ricerca.

Sono stati analizzati l'acqua, i sedimenti, il cibo che questi animali mangiavano, ma anche il loro sangue e il guscio. La stessa operazione è stata effettuate su tartarughe ancora vive, abituate a nuotare in quella zona. Quelle che frequentavano abitualmente l'area più vicina alla costa avevano un livello di cobalto nel loro corpo che superava di 25 volte i valori normali. È stata la quantità maggiore mai registrata in un essere vivente.

Il cobalto è un minerale fondamentale per la tua salute, ma in elevate quantità diventa tossico

Ma che cos'è il cobalto? È un minerale del quale anche tu hai bisogno affinché i tuoi globuli rossi lavorino bene e il ferro venga metabolizzato in modo corretto. Ma è anche un metallo, utilizzato a livello artigianale e industriale. In piccole quantità, è fondamentale per la tua salute. In elevate quantità, diventa tossico.

Attorno alle coste australiane ce n'era tantissimo, probabilmente riversato nel mare dalle industrie della zona. E oggi la situazione non è migliorata in modo significativo: le tartarughe continuano ad ammalarsi, anche se, per fortuna, la moria di massa del 2012 è rimasta un episodio isolato.

Ma non sono le uniche creature marine a essere in pericolo. Avrai già capito che se l'acqua è inquinata, la è per tutti, anche per i microorganismi che compongono la Grande barriera corallina. I ricercatori sono infatti convinti che le tartarughe possano rappresentare un valido indicatore di quello che avviene al resto degli abitanti dell'oceano, poiché il loro corpo assorbe le sostanze chimiche presenti nel loro habitat.

Se ti stai chiedendo cosa puoi fare tu per le tartarughe, visto che non abiti in Australia e non possiedi una fabbrica, sappi che in realtà puoi fare molto. Cercando di limitare sprechi e consumi, soprattutto di prodotti industriali, in modo che la quantità prodotta sia sempre meno. E poi, come ti avevamo suggerito su Ohga, potresti scegliere di adottare una tartaruga a distanza. È possibile farlo anche attraverso il Wwf e sarebbe un aiuto concreto e diretto per la salvaguardia di queste creature e del mare in cui abitano.