L’eco-dizionario di Ohga: C come Cop26 di Glasglow. Ecco cos’è e come funziona

Cos’è una Cop? Oggi preleviamo la lettera C dal nostro Eco-dizionario. In questa rubrica parole parleremo di persone, parole e sigle legate al tema dell’ecologia e della sostenibilità di cui tutti dovremmo conoscere il significato e la storia. Spiegato da noi a voi in 1 minuto per diffondere consapevolezza.
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Video Tutorial 29 Ottobre 2021

La Cop26 di Glasgow sarà un evento cruciale per l’umanità e no, non solo per i giovani. Si terrà nel Regno Unito che ospiterà l’evento in partnership con l'Italia.

Ma cosa significa Cop?

Cop è l'acronimo di Conference of Parties, ossia Conferenza delle Parti: una riunione annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.

La convenzione non pone dei limiti giuridicamente vincolanti, ma prevede la stipula di protocolli che fissano degli obiettivi precisi.

La Cop21 di Parigi

La prima Cop si è svolta a Berlino nel 1995, e da quel momento si sono segnati fallimenti e successi e tra questi il famoso Accordo di Parigi del 2015 durante la Cop21 che ha segnato una svolta.

Perché l’accordo prevede, per tutti i paesi, di contenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2 °C oltre i livelli pre-industriali, e di limitare tale incremento a 1,5 °C, unico modo per ridurre i rischi e gli effetti dei cambiamenti climatici.

Da quel momento ciascun Paese si sta impegnando a creare un piano nazionale indicando i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra.

Ma per il momento le promesse sono ancora lontane dall'essere mantenute.

La Cop26 di Glasgow

I Paesi hanno poi concordato che ogni cinque anni avrebbero presentato un piano aggiornato che rifletta la loro massima ambizione possibile in quel momento per quanto riguarda il contrasto alla crisi climatica. E proprio in questi giorni a Glasgow, durante la Cop26,  i Paesi presenteranno al vertice di Glasgow i loro Ndc aggiornati (inizialmente previsto nel 2020, ma poi rimandato di un anno a causa della pandemia).

Per darvi qualche dato possiamo dire che in prima fila troviamo l'Unione Europea e gli Stati Uniti – che mostrano quanto meno di voler proseguire lungo la strada di una decarbonizzazione in tempi relativamente brevi.

Ce ne sono altri invece che presentano piani di riduzione delle emissioni a dir poco irrisori e che non stanno facendo abbastanza per ridurre l'utilizzo di combustibili fossili: Russia, India, Australia, solo per citarne alcuni.

Mettere d'accordo gli interessi di tutti è un'operazione molto complicata. Per questo basta davvero poco per far naufragare una Cop. Solo che, come ci ricorda l'ultimo rapporto dell'Ipcc, il tempo per invertire la rotta è sempre meno e non possiamo più permetterci un nulla di fatto.