Colpo di scena alla Cop26: Usa e Cina decidono di collaborare per trovare un accordo sul clima

In una dichiarazione congiunta le due maggiori economie mondiali prendono atto del divario che separa gli impegni attuali dagli obiettivi stabiliti con l’Accordo di Parigi e si dicono pronti a rimodulare i loro piani di riduzione delle emissioni di gas serra: “Tra di noi rimangono divergenze, ma il clima è un tema cruciale per tutti”.
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Federico Turrisi 11 Novembre 2021

È la notizia che stavamo tutti aspettando: le due superpotenze del nostro tempo (nonché i primi due emettitori di CO2 a livello globale), ossia Stati Uniti e Cina, hanno raggiunto un'intesa per cercare di contenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi Celsius, possibilmente sotto 1,5 gradi, rispetto all'epoca preindustriale. Ad annunciarlo per primo ieri sera è stato in conferenza stampa Xie Xenhua, che guida la delegazione cinese presente alla Cop26.

Sono diversi i punti toccati nella dichiarazione congiunta diffusa dai rappresentanti di Usa e Cina. I due Paesi riconoscono che esiste "un gap significativo" tra gli sforzi attuali per contrastare la crisi climatica e ciò di cui ci sarebbe bisogno per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Per quanto riguarda il settore energetico, si sottolinea la necessità di accelerare sulle rinnovabili e viene confermata l’interruzione dei finanziamenti per le centrali a carbone all’estero.

Un altro elemento importante contenuto nel documento è l'impegno assunto da Pechino ad aderire all'accordo, promosso da Stati Uniti e Unione Europea, per ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030. La cooperazione tra i due Paesi viene annunciata anche sul fronte della lotta alla deforestazione e sul fondo da 100 miliardi di dollari all'anno per sostenere la transizione ecologica nei Paesi in via di sviluppo.

Nel 2025, si legge, Cina e Usa presenteranno nuovi piani di riduzione delle emissioni (i famosi Ndc, Nationally Determined Contributions) con obiettivi al 2035. Si impegnano, inoltre, a lavorare insieme sul Paris Rulebook (ovvero l'insieme delle regole dettagliate che rendono operativo l'Accordo di Parigi) e sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi per la creazione di un mercato globale delle emissioni di carbonio. Il prossimo incontro sino-americano in cui si discuterà di cooperazione sul clima è previsto per la prima metà dell'anno prossimo.

Insomma, pare che la collaborazione tra Stati Uniti e Cina stia cominciando a dare i suoi frutti. E pensare che le premesse non erano delle migliori, data l'assenza a Glasgow del presidente cinese Xi Jinping (definita dall'omologo americano Joe Biden "un grosso errore"). Nelle prossime ore staremo a vedere che forma assumerà l'accordo finale di questa Cop26.