L’erba di San Giovanni è un prezioso antinfiammatorio ma prestate attenzione ad alcuni effetti collaterali

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Un’erba naturale, ma al cui uso va assolutamente prestata la massima attenzione. L’iperico è spesso usato contro stati di stress o tristezza, ma ha anche controindicazioni ed effetti collaterali da non sottovalutare. La raccomandazione è sempre quella di sentire il parere medico prima di qualunque assunzione.
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Kevin Ben Alì Zinati 22 Giugno 2024

L’iperico è un piccolo arbusto cespuglioso che viene chiamato anche Erba di San Giovanni o anche cacciadiavoli ed è spesso usata per trattare stati di ansia e tristezza, ma bisogna fare molta attenzione.

Quello che preoccupa è che l’erba di San Giovanni può essere acquistata senza alcuna prescrizione medica. Per trattare alcune patologie delicate e molto complesse (come può essere la depressione) bisogna sempre, e ripeto SEMPRE, rivolgersi a un medico. Pertanto, serve ribadirlo, l’iperico non può essere somministrato senza aver avuto prima un parere del tuo medico specialista di fiducia che conosca il tuo stato di salute, quali farmaci assumi, se soffri di allergie e via dicendo.

Perché l'iperico si chiama erba di San Giovanni?

Il momento dell’anno in cui l’iperico fiorisce maggiormente è intorno al 24 giugno, motivo per cui viene chiamato anche Erba di San Giovanni, visto che proprio in questa data si celebra il santo. Tuttavia, questa erba è nota anche con il nome di cacciadiavoli. Si tratta di un piccolo arbusto cespuglioso che può raggiungere i 20-80 centimetri di altezza. Si distingue per il suo fusto eretto e per le foglie disseminate di tante minuscole ghiandole trasparenti che in controluce sembrano dei fiorellini. I veri fiori invece compaiono in piena estate, tra giugno e luglio, e sono di un colore giallo che li rende subito visibili a colpo d’occhio.

Per trattare lividi, lesioni cutanee, infiammazioni e dolori muscolari, ustioni di primo grado, ferite, punture di insetto ed emorroidi viene utilizzato spesso l’olio di Iperico, ma attenzione ai raggi solari, perché se ci si espone, si rischia una fotosensibilizzazione dell'epidermide.

Proprietà e benefici

L'iperico è una pianta perenne che ha lunga storia di utilizzo nella medicina popolare. Vediamo insieme in quali ambiti.

Antidepressivo naturale

Come ha spiegato sul sito della Fondazione Umberto Veronesi la dottoressa Donatella Marazziti, professore associato all’Università di Pisa, "l’iperico funziona con lo stesso meccanismo degli inibitori della ricaptazione della serotonina, i cosiddetti antidepressivi Ssri, dunque non c’è da meravigliarsi che induca anche gli stessi effetti collaterali. E’ accertata la sua efficacia migliore del placebo, però minore del 20 per cento rispetto agli Ssri. Ecco perché si preferisce prescrivere questi".

Antinfiammatorio e antibatterico

Ci sono studi che hanno messo in evidenza le proprietà antibatteriche dell'iperico. Della sua capacità, cioè, di agire contro ceppi di Staphylococcus aureus, compresi i quelli meticillino-resistenti. Grazie all'ipericina, una delle sostanze contenute al suo interno, l'erba di San Giovanni possiede anche delle proprietà antinfiammatorie.

Cura della pelle

Forse non lo sapevi ma l'iperico può anche essere utilizzato come prodotto per la cura della pelle. Molti la impiegano per trattare le ferite e i danni da ustione proprio perché possiede anche un potere cicatrizzante.

Come si utilizza l'iperico

L'iperico, come hai visto, ha tanti utilizzi diversi, come diverse sono le modalità in cui può essere impiegato.

Infusi e decotti

Sotto forma di infuso o di decotto, per esempio. Basta prendere 1-2 cucchiaini di fiori e foglie fatti essiccare e metterli in una tazza di acqua bollente, lasciando il tutto in infusione per 10-15 minuti.

Olio di iperico

L'olio di iperico viene fatto invece lasciando i fiori freschi in un barattolo di vetro esposto al sole per circa 2-6 settimane. In questo caso può essere utilizzato applicandolo direttamente sulla pelle sia per curare le piccole ferite o le ustioni sia le punture di insetti così come le infiammazioni.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Secondo quanto si legge invece sul sito di Humanitas, l’assunzione dell’iperico non è raccomandata ai bambini e prima di utilizzarlo deve essere sempre consultato il medico.

Nel caso tu sia allergico a farmaci o alimenti, o se stai assumendo altri farmaci, integratori o fitoterapici, devi prontamente informare il suo medico. Ovviamente la stessa cosa vale nel caso tu stia allattando o sia in gravidanza. L’iperico può anche provocare una reazione di fotosensibilizzazione (arrossamenti ed eczemi) se ci si espone ai raggi solari dopo averlo applicato direttamente sulla pelle.

Tra i possibili effetti collaterali provocati dall’iperico ci sono anche: aumento della sensibilità alla luce, costipazione, secchezza delle fauci, capogiri, stanchezza, irrequietezza, aumento di peso e sensazione di avere lo stomaco pieno.

(Articolo scritto da Gaia Cortese il 25 giugno 2021
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 21 giugno 2024)