Liquirizia: le proprietà benefiche della radice consigliata anche da Ippocrate

La liquirizia è digestiva, diuretica e antinfiammatoria. Ideale per combattere il mal di stomaco, ma anche i disturbi alle vie respiratorie come bronchiti, tosse e mal di gola.
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Gaia Cortese 17 Dicembre 2018
* ultima modifica il 09/02/2024

Digestiva, diuretica e antinfiammatoria. Indicata per curare la tosse, il mal di gola, la bronchite e l'acidità gastrica. La liquirizia è una radice dalla innumerevoli proprietà benefiche, ma non è il solo motivo per cui te ne potrei consigliare il consumo. La liquirizia è anche buona, dissetante, dal sapore inconfondibile, tanto da essere utilizzata nel mercato dolciario sotto forma di caramelle gommose e gomme da masticare. Certo in questo caso, dovresti dimenticarti delle proprietà benefiche della liquirizia, perchè faresti solo una scorta di zuccheri e di coloranti.

Le proprietà curative della liquirizia sono state riconosciute fin dal passato. Ippocrate la consigliava per calmare la tosse, veniva consumata da Napoleone per curare il mal di stomaco prima di ogni battaglia (combatte l'acidità gastrica e l'ulcera), ed era ampiamente utilizzata negli ospedali francesi per preparare tisane salutari per i pazienti.

A cosa dono dovute queste proprietà benefiche? Alla glicirrizina, il principio attivo dell'estratto di liquirizia. Questa sostanza contribuisce all'effetto calmante sul reflusso gastrico e sull'ulcera; all'effetto antinfiammatorio della glicirizzina si aggiunge l'effetto antispastico esercitato dai flavonoidi che sono presenti nella radice dell'estratto.

La glicirizzina ha anche proprietà antibatteriche e antivirali; sembra infatti che questa molecola abbia un effetto nel contrastare il virus responsabile dalla SARS (sindrome acuta respiratoria grave).

Controindicazioni nel consumo di liquirizia? Ha un effetto lassativo quindi è meglio non abusarne. Un altro aspetto da valutare è che la liquirizia causa la ritenzione di sodio e di acqua nelle cellule dell'organismo e di conseguenza riduce la necessità di acqua e lo stimolo della sete; addirittura nel II secolo a.C., la liquirizia veniva utilizzata dagli Sciiti che la consumavano mischiata con il formaggio di latte di cavalla, proprio per resistere anche 10 giorni senza bere, nei periodi di battaglia.

Per lungo tempo la liquirizia è stata un prodotto esclusivo e venduto a caro prezzo esclusivamente nelle farmacie e nelle erboristerie. Oggi si trova sul mercato a prezzi accessibili sotto forma di foglie, in polvere (per la preparazione di dolci come il tiramisù o la panna cotta alla liquirizia) o in radice (masticata per sbiancare i denti o da chi soffre di pressione bassa, o utilizzata per la preparazione di tisane e infusi).

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