
Nel corso dei mesi invernali, ti può capitare di uscire di casa e sentire un odore che può ricordarti soltanto a una cosa: la neve. Si tratta di un profumo particolare, quasi indescrivibile se non riferito a alla sensazione di freddo, che ti lascia presagire una nevicata in arrivo, anche se la neve, lo sappiamo, è inodore.
Si tratta di un profumo che in realtà è quasi una sensazione, un momento di contatto con l’atmosfera unico nel suo genere. Ma c’è una spiegazione scientifica per giustificare questo odore “di neve”, di freddo, d’inverno?
Secondo la scienziata olfattiva Pamela Dalton, ricercatrice presso l’istituto scientifico indipendente Monell Chemical Senses Centre, questo profumo tanto indescrivibile quanto inconfondibile può essere ricondotto a tre elementi principali: la temperatura, il livello di umidità e la stimolazione di un nervo cranico.
In diverse interviste, la ricercatrice ha spiegato che quando la temperatura inizia a scendere, alcune molecole presenti in atmosfera inizino a rallentare, rendendosi meno percettibili e quindi lasciando una sorta di “vuoto” dagli odori che percepiamo di solito. Come se un luogo molto rumoroso venisse svuotato all’improvviso. Quindi, possiamo dire che parte del classico odore di neve altro non sia che la percezione dell’assenza di altri odori nell’aria. L’arrivo della neve, inoltre, porta con sé un notevole carico di umidità che “scombussola” il tuo olfatto rendendolo più sensibile. Infine, il freddo stimola il nervo trigemino, un nervo presente nella nostra testa che a contatto con l’aria pungente delle basse temperature si stimola (la nevralgia del trigemino è anche infatti definita “nevralgia da colpo di freddo”), riconducendo probabilmente la nostra mente a ciò che sta per accadere.