L’Ospedale di Legnano è già nel futuro: per la prima volta al mondo asportano un tumore all’occhio con un microscopio e uno schermo in 4k

Si chiama esoscopio ed è lo strumento rivoluzionario con cui i chirurgici del reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale di Legnano hanno salvato la vista di una paziente di 38 anni affetta da un tumore situato dentro l’orbita dell’occhio. Il microscopio è in grado di ingrandire il campo operatorio trasportando l’immagine su uno schermo in alta risoluzione con cui il chirurgo, di fatto, può orientarsi durante l’intervento.
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Kevin Ben Alì Zinati 24 Novembre 2020
* ultima modifica il 17/12/2020

In fatto di chirurgia per i tumori dell’occhio, l’Ospedale di Legnano ha scritto una nuova pagina di storia. Sì, perché il reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale del nosocomio ha eseguito per la prima volta al mondo un intervento di asportazione di un tumore endorbitario utilizzando un particolare microscopio chiamato esoscopio. Si tratta di uno strumento con un’elevata capacità di ingrandimento che permette al chirurgo di visualizzare il campo operatorio in formato digitale proiettato su uno schermo ad altissima risoluzione. Di fatto, è un passo nel futuro.

L’intervento

L’intervento portato termine con successo sui tavoli operatori dell’Ospedale di Legnano ha permesso a una paziente di 38 anni di liberarsi da un tumore situato dentro l’orbita dell’occhio. I chirurghi hanno optato per un approccio transpalpebrale altamente estetico integrato dall’utilizzo di un esoscopio, ovvero un microscopio in grado di ingrandire e riprodurre digitalmente e in alta risoluzione ciò che inquadra.

In questo modo il chirurgo ha avuto accesso a ogni regione dell’orbita della paziente senza intervenire sul cranio, che avrebbe significato interventi decisamente più invasivi e antiestetici. Scrutando il campo operatorio direttamente su uno schermo 4K, ha potuto visualizzare con un’altissima precisione tutte le delicate strutture endorbitarie come il nervo ottico, rimuovendo la massa senza nessun tipo di complicanza, nel giro di 1 ora e 15 minuti. Alla paziente sono bastati tre giorni di degenza ed è stata dimessa, senza alcun tipo di complicanza oculare o diminuzione della vista.

Fonte | Ospedale di Legnano

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