Se Atene piange, Sparta non ride. È successa un'altra querelle in Alto Adige sull'abbattimento di animali selvatici, questa volta però Trento non c'entra nulla (o quasi).
Secondo quanto si apprende dal portale del Comune di Bolzano, "In base alla nuova legge provinciale e alle perizie e alle valutazioni esterne ricevute, il presidente della Provincia ha autorizzato il prelievo di due lupi nella zona di Selva dei Molini". È Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ad aver firmato il provvedimento. Lo ha fatto perché, a sua detta, i lupi non sarebbero "affatto in pericolo", ma metterebbero a rischio la fauna locale con il verificarsi di diversi capi di bestiame che sono stati predati in quattro alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli.
Ti trovi in presenza di un animale selvatico e non sai cosa fare? In passato ti abbiamo parlato di cosa fare se incontri un lupo.
La Provincia afferma che esistono prove evidenti della presenza di 29 animali, e che la popolazione sarebbe cresciuta costantemente negli ultimi 10 anni. Il Corpo forestale provinciale quindi, con questa nuova legge, sono autorizzate ad abbattere i lupi in un raggio di dieci chilometri quadrati dalle predazioni accertate. Le autorità avranno un tempo massimo di 60 giorni dalla firma del provvedimento per rimuovere i due esemplari.
Queste azioni avvengono nel mezzo di un clima complesso: da una parte l'Unione Europea sta pensando di rivedere lo status di tutela dei lupi all'interno del territorio europeo, dall'altra Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, continua ad emettere ordinanze di cattura e abbattimento nei confronti degli orsi, abbandonando il tentativo di modificare e migliorare il programma Life Ursus.
Ma perché i Presidenti di Regione e delle Province autonome potranno abbattere i lupi con così tanta facilità? Il 23 gennaio 2017 Arno Kompatscher e altri amministratori locali hanno approvato il “Piano di Gestione del Lupo”. Il lupo è stato fino ad allora un animale protetto per 46 anni consecutivi, da cinque anni a questa parte invece è possibile abbattere i lupi in deroga alle norme di tutela. La misura era stata rivendicata con orgoglio dall'allora ministro dell'Ambiente del governo Renzi (poi Gentiloni), Gian Luca Galletti.
Sul caso è arrivata una rapida risposta da parte della LAV, Lega Anti Vivisezione, che in un comunicato ha affermato di essere già al lavoro a un ricorso da presentare al TAR di Bolzano.
“Si tratta di un atto di violenza intollerabile che oltretutto fa cartastraccia del parere del massimo istituto scientifico nazionale (ISPRA n.d.r.) basandosi sulla valutazione di un professore dell’Università di Vienna di un docente austriaco qualsiasi usato contro il parere dell'istituto tecnico scientifico nazionale dell'Italia", dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici.