Matilde Montoya, la prima donna messicana a diventare una dottoressa in medicina

Oggi è la giornata internazionale delle ragazze e delle donne nella scienza, nata per combattere il pregiudizio secondo cui il genere femminile è meno portato per queste materie. A sostegno di questa giornata vogliamo raccontare la storia di Matilde Montoya, la prima donna messicana a diventare una dottoressa.
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Gaia Cortese 11 Febbraio 2022

Non è stata importante solo per essere stata la prima donna ad essersi laureata in Messico nonostante all’epoca non fosse consentito, ma anche per essersi battuta per l’emancipazione delle donne nel suo Paese, donne che avevano tutto il diritto di studiare, anche all’università.

Stiamo parlando di Matilde Petra Montoya Lafragua (14 marzo 1859 – 26 gennaio 1939), più nota semplicemente come Matilde Montoya, la prima donna messicana che è riuscita a laurearsi nel 1887.

Matilde nasce a Città del Messico e, nonostante non sia figlia unica perché ha due fratelli, cresce come tale, affiancata da una madre che la istruisce e la sostiene nello studio. Fin da subito la madre si accorge dell’intelligenza fuori dal comune della figlia, d’altronde Matilde impara a scrivere e a leggere già all’età di quattro anni e a undici è già pronta per accedere alle scuole superiori. Non sorprende quindi che all’età di tredici anni Matilde riesca a superare il test ufficiale per diventare insegnante di scuola elementare, tuttavia, proprio a causa della giovane età, non riesce ancora a trovare lavoro.

Alla morte del padre, Matilde decide di iscriversi alla Scuola Nazionale di Medicina per studiare ostetricia. È l’unica studentessa donna e sono in molti a dirle che difficilmente riuscirà a diventare un dottore, dal momento che è una donna.

Ciò nonostante, Matilde non rinuncia al suo sogno e rimane determinata nel volersi laureare. Alla fine del primo anno è addirittura l’università stessa a cercare di mandarla via, ma lei scrive una lettera al Presidente del Messico Diaz chiedendo il suo intervento. Il Presidente la aiuta, offrendole anche una borsa di studio. Matilde riesce a proseguire il suo corso, ma ancora una volta, al momento di sostenere l’esame finale, l’università le mette ancora una volta i bastoni tra le ruote.

Interpellato nuovamente dalla giovane studentessa, il Presidente del Messico  fa in modo che venga finalmente varata una legge per consentire alle donne di studiare medicina e poter diventare dottoresse a tutti gli effetti.

Nel 1887 Matilde Montoya riesce finalmente a laurearsi presso la Scuola di Medicina del Messico, oggi Facoltà di Medicina della Università nazionale autonoma del Messico. Il giorno della discussione della sua tesi c’è anche il Presidente Diaz a sostenerla, dimostrando quanto sia fondamentale sostenere l'educazione di base delle donne della classe media e alta come opportunità per progredire nella medicina.