La melatonina sotto forma di integratore è consigliata soprattutto in determinate condizioni, come ad esempio il jet lag, in condizioni particolari di ansia o per alcuni disturbi della fase sonno-veglia, soprattutto in nel caso di disturbi del ritmo circadiano del sonno, ossia una sindrome in cui i normali ritmi sonno-veglia sono desincronizzati.
La melatonina non andrebbe assunta all’ora in cui la persona abitualmente si reca a dormire, o addirittura successivamente: questo perché l’assunzione ritardata potrebbe scombinare il proprio ritmo sonno-veglia. Per questo motivo è raccomandato assumere melatonina dai 30 minuti ad un’ora prima di andare a dormire, e l’ideale sarebbe farlo ogni sera alla stessa ora.
Solitamente l’ormone della melatonina è prodotto dal nostro organismo in misura maggiore una o due ore prima di andare a dormire. A seconda della tipologia di integratore che si andrà ad assumere, invece, la velocità di funzionamento è differente: gli effetti di alcuni integratori, infatti, possono manifestarsi anche in una ventina di minuti. Generalmente in una mezz’ora inizierà a fare effetto, mentre il picco dell’effetto della melatonina avviene solitamente ad un’ora dall’assunzione.
L’effetto, e quindi la relativa assunzione anticipata, varierà in base alla tipologia di farmaco a base di melatonina che si intende assumere; in commercio, infatti, se ne trovano di svariati, tra cui quelli a rilascio prolungato, il cui effetto avviene più lentamente e dura più a lungo.
In generale l’utilizzo di melatonina è considerato sicuro e senza rischi per periodi a breve termine, tuttavia non vi sono molti studi sull’assunzione a lungo termine. Un utilizzo per alcune notti durante la settimana, non necessariamente tutte, per un periodo non più lungo di qualche settimana non dovrebbe causare problemi.
Le tempistiche di assunzione, in ogni caso, dipenderanno dalla tipologia di farmaco assunto, dai motivi per cui si assume e andrebbero concordate con il proprio medico curante.
L’assunzione di melatonina non ha presentato particolari controindicazioni, comunque non gravi. Tra gli effetti collaterali lievi che sono stati riscontrati in alcuni studi condotti, si possono includere: