Milano sempre più green: il Comune vuole bandire le caldaie a gasolio entro il 2022

Bye bye caldaie a gasolio. Secondo l’emendamento approvato dal Consiglio comunale di Milano, le caldaie a gasolio (che sono la principale causa di inquinamento del capoluogo lombardo) saranno bandite. Anticipata di un anno la data dell’entrata in vigore del divieto: inizialmente era stata proposta nel 2023, adesso è stata spostata al 2022.
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Francesco Li Volti 16 Novembre 2020

Una Milano sempre più green. Se questo è l'obiettivo, l'emendamento approvato martedì al Consiglio comunale milanese, è un passo (quasi) obbligatorio. La qualità dell'aria rappresenta un elemento rilevante per l'ambiente e per la salute umana: per queste ragioni, normative via via più stringenti, come quella di vietare l'uso delle caldaie a gasolio e biomassa entro il 2022, significa perseguire la strada che ci porterà a un mondo più sostenibile.

I principali responsabili della presenza di Pm10 nell'aria delle città non sono le auto o i mezzi di trasporto su gomma ma gli impianti di riscaldamento, responsabili di più del 60% delle polveri sottili. 

A preoccupare, secondo i dati Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sono i molti giorni di sforamento dei limiti di Pm10 (le polveri sottili disperse nell'aria). Se dal 2005 al 2015 Milano ha dimezzato le emissioni legate al traffico stradale, passate da da 945 a 487 tonnellate di Pm10 l'anno, ha visto crescere quelle dovute alle caldaie a gasolio per il riscaldamento degli edifici privati, passate da 693 a 882. Così la proposta, che inizialmente prevedeva lo stop dal 2023, è stata anticipata all'1 ottobre 2022.

Perché non c'è tempo, perché bisogna agire subito. Lo chiedeva l'Europa, lo chiedevano i ragazzi milanesi del Fridays For Future, che sono scesi in piazza il 9 ottobre. Non si può far finta di non vedere, non si può voltare le spalle al mondo in cui viviamo.