Molto più verde in città per salvaguardare la salute dei bambini

Arriva un’altra conferma della stretta correlazione che esiste tra urbanizzazione e salute psico-fisica. Uno studio condotto su un campione di bambini in età scolare, residenti nella zona periferica di Palermo, ha evidenziato come troppo cemento possa causare problemi respiratori e deficit della vista.
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Gaia Cortese 20 Gennaio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Serve più verde. O meglio, più greenness. Una ricerca compiuta da un team multidisciplinare italiano e pubblicata sulla rivista Environmental Health afferma che vivere in aree ricche di verde urbano protegge la salute; al contrario, vivere in aree dove domina il cemento, è dannoso sia per la salute respiratoria sia per quella degli occhi.

È una fortuna, per voi che restate, a piedi nudi a giocare nei prati, mentre là in centro respiro il cemento.

Adriano Celentano

A farne le spese sono soprattutto i bambini. Lo studio, infatti, è stato condotto su bambini di età scolare (tra gli 8 e i 10 anni) che vivono a pochi chilometri da Palermo, non lontano dalla discarica, in un quartiere affollato di insediamenti commerciali e alloggi pubblici.

"La ricerca scientifica rientra nel progetto "Giardini per allergici", nato dalla collaborazione tra Cnr, Comune di Palermo e l'organizzazione no profit Vivisano onlus – ha spiegato Stefania La Grutta, primo ricercatore del Cnr-Ibim -. Sono stati coinvolti in tutto 244 scolari, tra gli 8 e i 10 anni, di due scuole elementari che hanno compilato un questionario per la valutazione dei sintomi respiratori, allergici e generali. Sono stati calcolati gli indicatori individuali di esposizione ambientale sia al greenness (al verde) e al greyness (al grigio) sia al biossido d'azoto (NO2)".

È la prima volta che viene studiata la relazione tra urbanizzazione e salute dei residenti, ma d'altronde non è una novità che gli spazi verdi inseriti nelle aree urbane contribuiscano al benessere dei residenti e ne migliorino la qualità di vita. Non a caso, secondo un decreto di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Servizio sanitario nazionale garantirebbe un contributo al verde delle strutture sanitarie pubbliche o riconosciute, tradotto in un milione di euro per il cofinanziamento di interventi per la gestione sostenibile degli spazi verdi. I progetti ammessi potranno essere così finanziati fino all'80% del costo complessivo (il contributo non potrà essere superiore a 40 mila euro).

Sempre l’Environmental Health ha pubblicato un’altra ricerca che mette in relazione il verde urbano con l’aumento di peso dei residenti. Lo studio, in questo caso, è stato condotto a Perth, in Australia, su un campione di adulti di età variabile (da 16 a oltre 65 anni), ma ancora una volta il greenness ha dimostrato di avere effetti positivi sulla salute dell'uomo: la ricerca, infatti, ha evidenziato come a una maggior presenza di spazi verdi urbani, fosse correlato un numero ridotto di casi di obesità.

Fonte| Humanitas Salute

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