
I nei (o nevi) sono degli accumuli di melanociti, cellule che formano la pelle, che in alcuni casi si trasformano dando origine ad un tumore, il melanoma cutaneo.
Abbiamo accennato che il melanoma cutaneo deriva da alcuni nei della pelle, nel dettaglio dal cambiamento di un neo già presente o nella comparsa di uno nuovo. I nei nascono, crescono e cambiano spesso, per questo motivo è molto importante l’autoesame regolare dei nei, nonché una periodica visita dermatologica. La modifica di un neo è un fatto normale, bisogna prestare attenzione quando i nei si modificano nell’aspetto troppo velocemente o si trasformano assumendo un aspetto anomalo.
L’autoesame che ognuno può fare si basa sulla regola chiamata dell’ABCDE, ossia:
I cinque punti che abbiamo elencato nel paragrafo precedente sono regole molto utili nell’autodiagnosi, che bisogna seguire per effettuarla nel modo corretto. Detto ciò, di per sé il colore molto scuro di un neo non è sintomo di particolare preoccupazione: è molto più indicativo il fatto che il colore non sia uniforme e quindi che il neo si presenti di varie sfumature, anche diverse, e non risulti omogeneo.
Anche la caratteristica di essere molto in rilievo non è per forza sinonimo di pericolosità, anzi, alcuni nei frequenti nel tronco sono spesso molto sporgenti ma benigni (nevo di Unna).
Altre caratteristiche che invece possono destare sospetto nella valutazione di un neo sono:
In questi casi è bene far valutare il neo da un dermatologo.
Come regola generale è opportuno autovalutarsi spesso nell’arco dell’anno, può essere utile effettuare delle fotografie del proprio corpo per avere una memoria ad immagini dei cambiamenti dei nei sulla propria pelle, e recarsi dal medico per delle visite specialistiche almeno una volta all’anno (se non incorrono cambiamenti particolari prima).