Nightwatch: il braccialetto che lancia l’allarme in caso di attacchi epilettici notturni

Un team di ricercatori olandesi ha sviluppato un nuovo dispositivo che suona quando avverte le pulsazioni del cuore accelerate e l’arrivo dei primi tremori. Così, si spera di riuscire a prevenire le conseguenze degli episodi notturni come cadute dal letto e urti violenti, ma soprattutto la cosiddetta morte improvvisa e inaspettata.
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Giulia Dallagiovanna 28 Dicembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

Se hai un figlio piccolo, magari appena nato, ti sarai procurato probabilmente uno di quei sensori notturni che ti permette di tenerlo monitorato anche dalla tua camera. E lo stesso principio regola un nuovo strumento che potrebbe salvare la vita a diverse persone che soffrono di attacchi epilettici. I risultati di un primo esperimento sono stati pubblicati sulla rivista Neurology, da un team di ricercatori olandesi.

Si chiama Nightwatch e proprio come un guardiano della notte ha il compito di dare l'allarme quando avverte che le pulsazioni del cuore si fanno sempre più rapide e iniziano i primi tremori. La differenza con gli altri sensori già in commercio è che in questo caso si tratta di un braccialetto che, rimanendo a stretto contatto della persona, è in grado di percepire anche le variazioni più piccole.

Per chi ha una forma di terapia resistenza o una disabilità mentale, gli attacchi notturni possono avere conseguenze gravi

Lo scopo è soprattutto prevenire quella che viene chiamata morte improvvisa e inaspettata nei pazienti epilettici. Si tratta di un epilogo tragico a un attacco particolarmente forte e il più delle volte la causa è il soffocamento. Il rischio può aumentare in caso di persone che hanno sviluppato una forma di resistenza alla terapia contro questa patologia o in chi soffre già di una qualche disabilità mentale e non è in grado di capire cosa stia succedendo.

Ed è proprio su 28 pazienti affetti da ritardi mentali che i ricercatori hanno testato il braccialetto per circa 65 notti. Contemporaneamente, i partecipanti venivano anche filmati per capire se ci fossero falsi allarmi o attacchi epilettici non segnalati. I risultati sono stati sorprendenti: mentre ai classici sensori sfuggiva un episodio grave su quattro, al Nightwacht solo uno su 25.

Naturalmente, il livello di prevenzione del rischio di mortalità dipende anche dalla velocità con la quale il caregiver reagisce, ma sembra che il nuovo braccialetto sia in grado di compiere sempre il proprio dovere.

Va detto che la morte improvvisa e inaspettata è piuttosto rara, ma è sicuramente vero che un attacco epilettico notturno può avere comunque conseguenze per la persona che ne soffre, come la caduta dal letto o lo scontro con un mobile. Per questo motivo, è meglio che chi si è assunto la responsabilità di prendersene cura, sia avvertito il più velocemente possibile.

Fonte| "Multimodal nocturnal seizure detection in a residential care settingA long-term prospective trial" pubblicato su Neurology il 24 Ottobre 2018

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