Oche al posto dei cani da guardia in un carcere in Brasile: una scelta curiosa ma efficace

Un’insolita scelta di un carcere brasiliano: sostituire i cani da guardia con un branco di oche, un’alternativa innovativa che sembra avere successo nel potenziare la sicurezza della prigione di Santa Catarina.
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Roberto Russo 3 Gennaio 2024

In una prigione del Brasile, nello stato di Santa Catarina, un branco di oche ha preso il posto dei cani da guardia. La decisione, presa dal direttore del carcere, Marcos Roberto de Souza, è stata accolta con sorpresa e curiosità, ma anche con un certo interesse.

Le oche, infatti, hanno diverse caratteristiche che le rendono particolarmente adatte al ruolo di guardiane. Innanzitutto, il loro starnazzare è un suono molto forte e caratteristico, che può essere facilmente udito anche a distanza. Questo le rende un efficace deterrente contro le fughe dei detenuti, che potrebbero essere facilmente scoperti dal personale di sorveglianza. Inoltre, le oche sono animali molto territoriali e protettivi. Se qualcuno si avvicina al loro territorio, inizieranno a starnazzare e a infastidirlo, fino a diventare aggressive. Questo potrebbe essere un deterrente anche per i detenuti più audaci, che potrebbero preferire evitare un confronto con le oche. E anche per visitatori inopportuni. Infine, le oche sono relativamente economiche da mantenere, rispetto ai cani. Il loro cibo e le loro cure sono meno costosi, e questo rappresenta un vantaggio per le carceri, che spesso hanno budget limitati.

La decisione di sostituire i cani con le oche è stata sperimentale e finora i risultati sembrano essere positivi. Le oche si sono ambientate bene nel carcere e svolgono il loro lavoro con impegno. Il direttore de Souza è soddisfatto della scelta, e ha dichiarato che le oche sono “un'aggiunta preziosa al nostro sistema di sicurezza”.

La storia delle oche da guardia in Brasile ha richiamato alla memoria la celebre leggenda delle oche del Campidoglio. Secondo la tradizione, nel 390 a.C., un gruppo di oche che viveva sul Campidoglio fece la guardia alla città e avvertì i romani di un'invasione dei Galli (intesi come abitanti della Gallia, non certo maschi delle galline!). Grazie all'allarme lanciato dalle oche, i romani riuscirono a respingere l'attacco e a salvare la città.

Una notizia simpatica e curiosa (come quella della vigna umbra con centinaia di oche al posto dei diserbanti), senza dubbio, che comunque non deve distrarre dal problema in cui versano molte carceri, tanto in Brasile quanto in Italia, tra sovraffollamento e problemi strutturali.

Fonte| Penitenciária de São Pedro de Alcântara