Orca, l’impianto più grande al mondo che cattura l’anidride carbonica dall’aria

Proprio come un grande aspirapolvere, Orca ha il compito di catturare l’anidride carbonica dall’aria. Sviluppato da Climeworks e Carbfix, l’impianto più grande al mondo di stoccaggio di CO2 è una ancora una tecnologia proibitiva ma che è in grado di mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
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Video Storie 27 Settembre 2021

È il più grande impianto al mondo in grado di catturare anidride carbonica direttamente dall’aria. Si chiama Orca, dall’islandese “Orka” cioè energia, e promette di assorbire 4000 tonnellate di CO2 ogni anno. Secondo l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente è pari alle emissioni annue di 870 automobili.

Orca, costruita dalla startup svizzera Climeworks, funziona come un grande aspirapolvere: quattro impianti di cattura diretta dell'aria, collegati a otto container, aspirano l’aria dall’esterno grazie a grandi ventole di circa un metro posizionate al loro interno. Qui l’anidride carbonica viene intrappolata in un filtro, mentre gli altri gas ritornano nell’atmosfera. Quando il filtro è “pieno” l’impianto si chiude e si surriscalda fino a 100° per rilasciare CO2 pura che verrà poi miscelata con acqua, tramite un sistema messo a punto dalla startup islandese Carbfix, e pompata nel sottosuolo a circa un km di profondità dove viene immagazzinata dentro serbatoi naturali. Un'altra parte della CO2 invece può essere riutilizzata per creare carburante sostenibile o bibite gassate.

Secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, IPCC, lo stoccaggio di CO2 potrebbe mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Entro il 2050 potrebbe essere necessario catturare migliaia di tonnellate di anidride carbonica all’anno per mantenere il riscaldamento globale sotto 1.5°, come ai livelli pre industriali, oltre che a incentivare tecnologie e metodi di produzione in grado di ridurre o abbattere le emissioni. L’anidride carbonica è tra le principali responsabili dell’effetto serra e del conseguente riscaldamento climatico. Aumentata nell’ultimo secolo a causa delle attività umane, la CO2 non permette alla terra di disperdere il calore con le conseguenze disastrose per il clima del nostro pianeta a cui stiamo già assistendo.

Nonostante sia stata vista come un grande passo in avanti nella lotta al cambiamento climatico, Orca, che è alimentata da energia rinnovabile prodotta da una centrale geotermica, è ancora una tecnologia proibitiva. Infatti, per la costruzione dell’impianto, Climeworks ha speso circa 15 milioni di dollari, un costo che non tutti sono in grado di sostenere senza sussidi o raccolte fondi.

Abbandonare i combustibili fossili a favore di fonti rinnovabili richiederà ancora del tempo, basti pensare al carburante necessario per treni e aerei ma anche alle nostre abitudini quotidiane, per questo lo stoccaggio di CO2 costituisce una delle soluzioni attuali per limitare i danni. Secondo l’ultimo report della Global CCS Institute, sono 26 gli impianti di stoccaggio operativi nel mondo. Orca, che si trova in Islanda nel parco geotermale di Hellisheidi, si è aggiunta alla lista solo recentemente e al momento incide in minima parte nella lotta contro il cambiamento climatico. Ispirata a un progetto pilota del 2017, non costituisce il punto di arrivo ma solo quello di partenza per lo sviluppo di altre tecnologie simili, non proibitive, e in grado di lavorare su larga scala.