Penne e matite zero waste: l’alternativa sostenibile per scrivere e disegnare senza produrre rifiuti

Anche l’utilizzo di penne e matite può produrre rifiuti, soprattutto se si tratta di oggetti monouso. Per questo devi sapere che anche per gli strumenti che usi per scrivere esistono delle alternative sostenibili.
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Rubrica a cura di Sara Del Dot
22 Dicembre 2020

Ormai lo facciamo molto poco, tuttavia in molte occasioni, ad esempio a scuola o all’università, è ancora buona norma scrivere a mano. E anche se telefoni e computer hanno ormai soppiantato completamente l’utilizzo della calligrafia la penna, in casa, in ufficio o in borsa, ci deve sempre essere. Stesso discorso può essere fatto con le matite. Per disegnare, scrivere, fare cruciverba, biglietti di auguri, sono compagne importanti della nostra vita e soprattutto stimolatori di creatività. Appuntarsi un pensiero, scrivere una lettera, prendere appunti, dedicare un pensiero, fare la brutta copia di un progetto, ricordarsi le cose, sono tutte cose che senza questi oggetti non potremmo fare. Eppure, forse non ci hai mai pensato, anche penne e matite producono rifiuti. Una volta finito di utilizzarle, infatti, piccoli moncherini di legno e grafite, tubi in plastica vuoti con inchiostro esaurito, cartucce svuotate vengono tutti gettati nell’immondizia andando ad aggiungersi alla già enorme mole di rifiuti che produciamo ogni giorno. Ma esiste una soluzione a questo consumo? È possibile scrivere e disegnare rimanendo “zero waste”? Le alternative sostenibili, anche in questo caso, ci sono e basta cercarle. Eccone alcune.

Alternativa sostenibile a penne e matite

Matite da piantare

Una matita che quando arriva alla fine, invece di buttarla, può essere piantata per far nascere un fiore o una pianta. Quelle “sprout” sono senza dubbio le matite ecologiche per eccellenza, che eviteranno di gettare via anche soltanto quella minima parte che hai avanzato. Un modo non soltanto di non per non sprecare, ma soprattutto per favorire l’aumento di piante e fiori presenti nel mondo, grazie a una piccola, semplice azione concreta. Una spinta leggera e decisa all'economia circolare per aiutare anche chi non ci pensa mai ad adottare comportamenti più attenti all’ambiente, al riutilizzo e alla crescita della vita ovunque si possa promuovere.

La matita eterna

Accanto a quella che si può piantare per far nascere nuova vita, esiste anche una matita eterna, che combatte lo spreco non finendo mai, o meglio, dando la possibilità di essere utilizzata tutta, senza sconti e senza utilizzare il legno. Realizzata, tra l’altro, con un materiale che utilizza polvere di grafite di recupero che altrimenti finirebbe in discarica sotto terra. In Italia ne abbiamo una praticamente a km 0. Si chiama Perpetua, è realizzata da Alisea che attraverso il recupero di polvere grafite di scarto (materiale comunque difficile da smaltire) realizza un materiale, battezzato Zantech, che ha reso possibile creare la matita ecologica in grado di salvare tonnellate di grafite ogni anno oltre a consentire un risparmio notevole in termini di costi per lo smaltimento.

Penna biodegradabile

Ancora più della matita, la penna rappresenta un classico oggetto usa e getta, che alla fine dell’utilizzo, a meno che non si tratti di una ricaricabile che alla fine produce soltanto una cartuccia vuota, viene buttato nell’indifferenziato. Per questo anche un’attenzione maggiore, anche se leggera, in più, potrebbe davvero fare la differenza in termini di rifiuti da cancelleria. Così, anche nel caso di questo oggetto a cui siamo tanto abituati e che spesso si rende indispensabile, possiamo optare per una sua alternativa sostenibile, o meglio biodegradabile. Anche in questo caso, il made in Italy corre in tuo soccorso con la penna biodegradabile e compostabile, che non inquina e ha un impatto ambientale minimo. Pronto a rivoluzionare in meglio il tuo modo di scrivere?

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Sono nata e cresciuta a Trento, a due passi dalle montagne. Tra mille altre cose, ho fatto lunghe passeggiate nel bosco altro…