Struccarsi è un momento della giornata che non sempre si ha voglia di affrontare, eppure è fondamentale per la salute della tua pelle. Infatti, durante la notte la nostra pelle si pulisce e si rigenera, ma per farlo i pori non devono essere ostruiti da sostanze esterne come, ad esempio, il make up. Per questo è molto importante, una volta tornata a casa dal lavoro o da una serata a ballare, vincere la pigrizia e dedicare qualche minuto alla pulizia del viso.
Detto questo è anche vero che solitamente i dischetti struccanti sono usa e getta e, come tutti gli oggetti monouso, comportano una spesa e una produzione di rifiuti non indifferente. Senza contare che la pessima abitudine di gettarli nel wc invece che nell’indifferenziato può rappresentare un serio problema per gli scarichi e gli impianti di depurazione, oltre che un’enorme fonte di inquinamento dal momento che la loro composizione non ne consente il riciclo e andrebbero quindi gettati nel sacco dell’indifferenziato. Per questo devi sapere che esistono delle alternative che possono rendere le tue abitudini estetiche più sostenibili, anche riguardo una semplice azione di routine come questa, riducendo il suo impatto sull’ambiente.
In questo articolo troverai alcuni consigli per salvaguardare non solo la tua bellezza, ma anche quella del Pianeta.
Come per quasi tutti gli oggetti inquinanti, anche per quanto riguarda i dischetti struccanti l’alternativa più sostenibile è quella della loro alternativa a lungo termine, lavabile e riutilizzabile fino al possibile. Anche in questo caso puoi scegliere tra vari materiali. Ci sono infatti quelli in fibra vegetale, ad esempio di bambù, completamente biologici, ma anche i dischetti in cotone, sempre biologici.
Tendenzialmente questi dischetti si possono utilizzare fino a 300 volte, risparmiando altrettanti dischetti monouso per poi essere lavati in lavatrice inserendoli però prima nel sacchetto di stoffa con cui solitamente vengono venduti. Naturalmente ciascun tipo di dischetto (e ciascuna marca) avrà il proprio metodo di lavaggio, quindi non ti resta che sceglierne uno e provarlo.
Potresti averne già sentito parlare in qualità di alternativa lavabile agli assorbenti per il ciclo mestruale. Ma le spugnette di mare rappresentano una materia prima naturale, sostenibile e molto efficace anche per quanto riguarda le attività di démaquillage. Infatti la loro composizione è morbida, consentendo loro di agire delicatamente sulla pelle, sono molto igieniche, dal momento che presentano proprietà antibatteriche e antisettiche, e sono anche biodegradabili quindi una volta che hai smesso di utilizzarle potrai liberartene senza inquinare.
Per lavare la spugna di mare è importante innanzitutto risciacquarla bene sotto l’acqua dopo ogni utilizzo per poi farla asciugare in un luogo areato. Se desideri poi effettuare una pulizia più approfondita, puoi immergerla in una tazza di acqua calda con del bicarbonato, lasciarla per qualche minuto e poi farla asciugare. Mi raccomando evita di utilizzare prodotti molto invasivi come la candeggina, che potrebbero inibirne gli effetti.
Molto spesso a forma di guanto per facilitarne l’utilizzo, il panno struccante non è altro che, appunto, un panno in microfibra che può essere semplicemente passato sulla parte del viso da struccare, con l’aggiunta del detergente o anche solo di un po’ d’acqua. Per lavarli è sufficiente un giro in lavatrice. Di panni lavabili ormai in commercio ce ne sono diversi, perché sono efficaci e consentono un risparmio economico e ambientale notevole.
Un altro modo per ridurre l’impatto ambientale del tuo démaquillage può essere puntare sul recupero totale di materiali che hai in casa, realizzando tu stesso il tuo dischetto struccante con un vecchio asciugamano in microfibra di cui puoi cucire insieme due dischetti ricavati per renderlo più spesso.
Se proprio non riesci a fare a meno di utilizzare un prodotto monouso, puoi sempre optare per un’alternativa biodegradabile, che puoi gettare via senza danneggiare l’ambiente. Le alternative sul mercato ci sono e sono diverse, dalle salviette agli stessi dischetti, tutti realizzati con materiali naturali. Certo, comporta comunque una produzione di rifiuti, ma almeno non saranno rifiuti nocivi.