Perché l’OMS potrebbe dichiarare l’aspartame possibile cancerogeno per l’uomo

Secondo indiscrezioni arrivate all’agenzia Reuters, la Iarc, l’ente di ricerca sui tumori dell’Organizzazione mondiale della sanità dovrebbe annunciare a breve la classificazione dell’aspartame come sostanza potenzialmente cancerogena.
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Maria Teresa Gasbarrone 30 Giugno 2023
* ultima modifica il 30/06/2023

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avrebbe deciso di di dichiarare l'aspartame possibile cancerogeno per l'uomo. Si tratta uno dei dolcificanti artificiali più diffusi al mondo per il suo ridotto apporto calorico.

Stando alle indiscrezioni pervenute a Reuters da due fonti vicine all'ente internazionale, l'annuncio ufficiale della Iarc, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Oms, dovrebbe essere dato tra nemmeno un mese, per l'esattezza il prossimo 14 luglio.

La notizia ha già messo in forte agitazione molti giganti dell'industria alimentare, dato il diffuso uso dell'aspartame in molti prodotti, dalle bevande senza zuccheri a tanti altri prodotti venduti come dieteci.

La decisione della Iarc, a cui si è giunti all'inizio di giugno dopo una riunione degli esperti esterni del gruppo, è finalizzata ad avvertire sulla potenziale pericolosità dell'aspartame, valutazione che arriva dopo aver esaminato tutte le prove scientifiche pubblicate.

L'ente dell'Oms specializzato nella ricerca sul cancro ha infatti solo il compito di valutare, sulla base della solidità delle prove scientifiche disponibili, se una sostanza, un alimento o perfino un'abitudine siano cancerogeni per gli esseri umani oppure no.

Tuttavia, la Iarc non ha competenza nello stabilire se esiste e quale potrebbe essere la soglia di assunzione o esposizione alla sostanza, considerabili sicure. Di questo si occupa infatti un altro ufficio dell’Oms, ovvero il comitato di esperti sugli additivi alimentari (Jecfa) e i regolatori nazionali e internazionali, come l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.

Secondo quanto riportato da Reuters, anche il comitato Jecfa sta riesaminando la sicurezza dell’aspartame e renderà pubbliche le sue valutazioni il 14 luglio, lo stesso giorno dell’annuncio della Iarc.

L'inchiesta di Report

Come anticipato, negli ultimi decenni sono stati diversi gli studi e le ricerche che mostravano diversi dubbi sull'effettiva sicurezza di questo additivo alimentare.

Tra questi ci sembra doveroso ricordare l'inchiesta realizzata nel 2012 da Report, ai tempi ancora diretto dalla giornalista Milena Gabanelli. Il tema era proprio l'assenza di informazioni certe ai consumatori su quale fosse la soglia massima da non superare nel consumo di aspartame per non correre rischi.

A insinuare quei dubbi era stato già qualche anno prima l'Istituto di ricerche oncologiche Ramazzini di Bologna, che nei primi anni Duemila aveva pubblicato i risultati di uno studio sullo sviluppo di tumori nei topi esposti all'aspartame. Tuttavia, da più parti erano stati sollevati dubbi sui metodi impiegati in quella ricerca.

Nel 2011 l'Istituto Ramazzini scriveva sul suo sito ufficiale: "Da più di 10 anni siamo impegnati nello studio degli effetti a lungo termine dell’Aspartame; i risultati di tre diversi esperimenti condotti su 2 diverse speci, ratto e topo, hanno messo in evidenza la cancerogenicità per diverse sedi di questo dolcificante artificiale".

Fonte | Reuters;

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