Qual è la differenza tra i cachi e i cachi mela?

A differenza da quanto possa sembrare, il cachi mela non è un ibrido tra il cachi morbido e la mela, ma una verità del cachi. Si differenzia da quest’ultimo perché è più duro e croccante, ma a livello di proprietà e benefici non ci sono troppe differenze.
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Maria Teresa Gasbarrone 23 Ottobre 2023
* ultima modifica il 24/10/2023

Tipici dell'autunno, i cachi sono frutti dolci e ricchi di vitamine e di questa stagione hanno i colori caratteristici, dal giallo alle più svariate sfumature dell'arancione, fino al rosso.

Il cachi – il nome scientifico è Diospyros kaki – è un'antica pianta cinese, appartenente alla famiglia delle Ebanacee: le sue origini sono davvero molto antiche, in quanto da alcune fonti emerge come in Cina venisse coltivata addirittura 2000 anni fa.

Nonostante le sue origini lontane, il cachi e le sue varietà si sono diffuse anche in alcune regioni d’Italia: lo si può trovare ad esempio con facilità in Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Sicilia.

Esistono diverse varietà di questo frutto. Due delle più note sono il cachi classico, ovvero il tipo più comune di questo frutto, e il cachi mela.

Il cachi mela (o "caco mela") è detto così perché caratterizzato da una consistenza più dura e croccante, che al morso ricorda proprio una mela e come quest'ultima ha una forma lievemente schiacciata, quasi quadrangolare. A differenza di quanto pensano alcuni, il cachi mela non è affatto un ibrido tra la mela e il cachi, ma una varietà di quest'ultimo.

Oltre a essere più duri, inoltre, i cachi mela sono più grandi dei cachi morbidi, mentre il colore è un arancio leggermente più chiaro, con una buccia lucida e una polpa estremamente dolce.

La differenza principale rispetto ai cachi classici sta però nel fatto che i cachi mela possono essere consumati già alla raccolta, tagliandoli a fetta. Questo dipende dalla minore quantità di tannini presente nei cachi mela rispetto ai cachi classici.

Si tratta di sostanze presenti in varie piante che appartengono alla famiglia dei polifenoli e che vantano diverse proprietà, fra le quali anche quella astringente. E il cachi mela presenta una quantità di tannini decisamente inferiore, rispetto al cachi tradizionale da cui deriva.

Questo quindi fa sì che il cachi mela può essere mangiato appena colto (buccia inclusa) e non necessita di un di un periodo di ammezzimento. Questo procedimento fa diventare i cachi più gustosi, ma indubbiamente poco pratici da mangiare: la polpa meno compatta tende a rendere il frutto molto fragile e difficile da consumare.

Invece, la maggior quantità di tannini presente nel cachi "classico" lo rende praticamente impossibile da consumare non appena colto. Prima di consumarlo, bisogna aspettare che arrivi alla sua massima maturazione: in caso contrario, il frutto risulta decisamente immangiabile, perché molto astringente, tanto da lasciare in bocca una sensazione decisamente sgradevole.

Per quanto riguarda proprietà e benefici, i cachi classici e quelli mela sono piuttosto simili. Sono frutti ricchi di sali minerali e di sostanze nutritive, perché contengono alte percentuali di fitonutrienti, betacarotene e zeaxantina. Questi composti fanno parte dei carotenoidi, ai quali è dovuta anche la caratteristica colorazione arancione.

Il cachi mela è un'ottima fonte di vitamina C, nota per promuovere il buon funzionamento delle difese immunitarie. Inoltre, è una fonte di potassio, fosforo, calcio e sodio. Da non sottovalutare è l’azione antiossidante, dovuta alla presenza di acido ascorbico. Inoltre, questo frutto contiene anche molte fibre, che aumentano il senso di sazietà.

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