Quarantena scolastica del figlio: quali sono i diritti dei genitori che lavorano?

A un paio di settimane dall’inizio dell’anno scolastico, sono già alcune centinaia le classi in quarantena per casi positivi di Covid-19. Ad allarmarsi sono soprattutto i genitori che lavorano, che devono gestire questa situazione tra casa e ufficio. Quali sono i lori diritti?
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Gaia Cortese 23 Settembre 2021
* ultima modifica il 01/10/2021

Lo sanno bene la maggior parte dei genitori che già ci sono passati lo scorso anno scolastico. Quei genitori che all’improvviso nella casella postale si sono ritrovati una mail della scuola che comunicava la quarantena del figlio (o della figlia) per la presenza di un caso positivo in classe.

Nell'augurarsi che il prossimo anno scolastico riservi a tutti meno "colpi di scena", oggi almeno sappiamo che in seguito alla campagna vaccinale e all'introduzione della certificazione verde, i giorni di quarantena non sono più 14, ma possono variare da 7 a 10. Nel caso uno studente o un insegnante non sia vaccinato, la quarantena deve durare 10 giorni, in caso contrario (in possesso quindi di green pass) i giorni di quarantena diventano 7.

Ma il problema non è solo quello legato a un possibile contagio e al ritorno alla didattica a distanza. Quando i genitori di bambini e ragazzi che si trovano in quarantena sono anche lavoratori, hanno qualche diritto? Fortunatamente sì. In caso di quarantena scolastica dei figli è stato appositamente studiato un congedo per i genitori dipendenti pubblici e privati.

Cos'è il congedo Covid-19 per la quarantena scolastica?

Il congedo Covid-19 è un‘indennità pari al 50% della retribuzione che può essere utilizzata, in tutto o in parte, durante il periodo di quarantena del proprio figlio se di età inferiore ai 14 anni, dove la quarantena deve essere stata disposta dalla ASL competente per un caso di contagio da Covid-19 all'interno della struttura scolastica.

Perché si parla solo di figli sotto i 14 anni?

Dal momento che la legge prevede che i ragazzi a partire dai 14 anni, possono essere lasciati da soli in casa, questo vale anche in caso di quarantena e attivazione della didattica a distanza.

Chi può usufruire del congedo?

Se i genitori sono dipendenti privati, e non possono esercitare il proprio lavoro in smart working, hanno diritto a questo congedo indennizzato, sempre che l’altro genitore convivente non ne abbia fatto richiesta. In alternativa, possono usufruirne entrambi, ma in modalità alternata. Va oltretutto detto che, in caso di genitori separati, ad averne diritto è il genitore convivente con il figlio.

Come si presenta la domanda per il congedo?

La domanda da parte dei dipendenti privati per ottenere il congedo Covid-19 si può presentare attraverso il portale INPS, accedendo con le proprie credenziali. In alternativa si può contattare un Patronato o il call center dell'INPS. I dipendenti pubblici invece possono presentare la domanda direttamente all’Amministrazione Pubblica per cui lavorano.

La novità: il congedo in modalità oraria

Nella conversione del Decreto Legge 30/2021 in Legge 61/2021 del 12 maggio 2021 è stata introdotta una novità: il congedo è fruibile anche in modalità oraria. Non solo. Oltre a questo lo smart working sarà concesso anche a genitori che vivono con figli fino a 16 anni di età, o ai genitori dipendenti pubblici con figli con BES (bisogni educativi speciali).

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.