Dopo la rottura di una lunga relazione è normale sentirsi soli e spaesati. Ti sarà capitato, magari, di avere la tentazione di volerti buttare a capofitto in un'altra storia per dimenticare quella precedente e, dunque, per superare più velocemente il trauma della sua fine. Se questo comportamento, viene messo in atto più volte, rientra nel fenomeno del relationship hopping, letteralmente "saltare da una relazione all'altra". Questa abitudine non consente a chi la attua di elaborare il dolore e di capire i reali motivi della fine, ma quale meccanismo psicologico c'è alla base?

Cos'è il relationship hopping

La ricerca ossessiva di un partner porta, spesso, a intraprendere storie fragili e poco durature, con il risultato di entrare in un circolo vizioso di delusioni. Che sia per il dolore della rottura precedente o perché semplicemente si prova disagio a rimanere da soli, molti single instaurano relazioni che si rivelano prive di fondamenta e che, col tempo, non faranno altro che causare loro frustrazione e perdita di autostima. Il relationship hopping è la ricerca di storie stabili a ogni costo che, per alcuni, diventa una vera e propria ossessione non fruttuosa e, a volte, nociva. Ma perché accade?

Il cosiddetto "chiodo-scaccia-chiodo" è messo in atto da chi ama la sensazione di essere innamorato e di sentirsi amato a sua volta non riuscendo mai a vedersi single. Parliamo dei "monogami seriali", per i quali l'unica consolazione dopo una rottura può essere unicamente l'inizio di una nuova storia perché spesso, più del partner, sono innamorati dell'idea dell'amore. Questa necessità di avere sempre qualcuno al proprio fianco è causata da una carenza affettiva e può essere uno dei motivi dell'avvio di relazioni tossiche. Il relationship hopping può derivare anche da un retaggio culturale o da condizioni imposte dalla società secondo cui la piena realizzazione di una persona consiste unicamente nel legame stabile con un partner e nella creazione di una nuova famiglia.

Le conseguenze

Da una parte, il relationship hopping può portare al circondarsi di persone che lasciano ricordi positivi, dall'altra può aumentare il dolore e la disillusione verso l'amore. Chi ha questa abitudine trascorre poco tempo da solo e ciò influisce negativamente sul proprio benessere emotivo: essere single per un periodo permette di concentrarsi su sé stessi in modo esclusivo, senza canalizzare i propri sentimenti e le proprie energie su qualcun altro. L'insicurezza, intrecciata alla delusione, farà sì di pensare di volere accanto un'altra persona che ci dedica attenzioni, dimenticandoci però che solo noi possiamo realmente prenderci cura di noi stessi in modo genuino e proficuo.

Come affrontare una rottura

La sofferenza è più che legittima dopo la fine di un legame che per te ha significato molto. Proprio perché quella persona è stata importante, non provare a cancellarla completamente dai tuoi pensieri: conserva i ricordi più belli e ragiona su quelli negativi, utilizzali come spunto per una riflessione costruttiva che ti possa arricchire e migliorare come persona. Se il tuo istinto è quello di cercare immediatamente un altro partner, fermati e pensa. Può essere utile rimanere single per un po' per poi aprirsi quando si è davvero pronti e sereni, altrimenti il rischio è quello di riversare sugli altri la rabbia dei propri insuccessi. Persegui i tuoi interessi e ritrovi la tua stabilità. Quando percepirai un nuovo sentimento come concreto, e non solo come momentanea consolazione, sarai pronto per un nuovo amore.