Sai quali sono gli animali da fattoria e a cosa servono?

La mucca, l’asino, la pecora, le galline e tanti altri ancora. Gli animali da fattoria, anche detti da reddito, sono quelli che impariamo a conoscere fin da piccoli. Un po’ perché la fattoria è il luogo più vicino a noi in cui è possibile trovare tanti animali diversi tutti insieme, un po’ perché sono tutte specie con cui, almeno una volta nella vita, ci capita di entrare in contatto. Vediamo quali sono questi animali e perché vengono allevati.
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Sara Del Dot 15 Febbraio 2019

Sin da piccoli ti vengono insegnati quali sono gli animali che puoi tenere in casa e quali invece quelli della fattoria. Non a caso, una delle prima canzoncine che impari da bambino è proprio la classicissima “Nella vecchia fattoria”. Ed è proprio elencando una a una le bestie di zio Tobia che impari sia quali specie potresti trovare nel recinto del contadino, sia il loro verso. Ovviamente, la simpatica canzoncina soprassiede su che tipo di prodotti possono essere ricavati da questi animali, anche perché probabilmente non sarebbe piacevole per un bambino apprendere nel corso del motivetto che la metà degli animali di cui canta potrebbe finire nel suo piatto. In questo articolo proverò quindi a elencare i principali animali che puoi trovare in una fattoria (non in un allevamento intensivo), e spiegare qualche dettaglio in più sul loro ruolo là dentro.

Mucca

Se pensiamo a una fattoria, probabilmente la mucca è il primo animale che ci viene in mente. Il grosso bovino è infatti un elemento indispensabile nel cortile del fattore, che rifornisce regolarmente di latte per produrre formaggi, mozzarelle e prodotti caseari di vario tipo. La mucca ha una vita media di 18-22 anni. Come ben sai, il cucciolo della mucca è il vitello. Con il vitello, è possibile produrre un tipo di carne particolarmente tenera e adatta all’alimentazione di determinati tipi di persone come bambini e anziani.

Maiale

Altro immancabile ospite del recinto del contadino è il suino. Il maiale, che tutti ci immaginiamo sdraiato tranquillo e sereno in mezzo al fango del cortile (anche se il suo allevamento nella maggior parte dei casi avviene in modo ben diverso), è un animale pacifico e piuttosto intelligente. La sua vita media è di circa 15-20 anni, ma quasi sempre si interrompe prima perché, non è difficile da immaginare, l’unico utilizzo di questo animale è quello della produzione di carne.

Pecora

È difficile trovare una pecora sola soletta. Questo mammifero ruminante, infatti, è solito vivere e spostarsi in gruppo (gregge), spesso controllata soltanto dall’occhio attento di un cane pastore. L’allevamento della pecora è finalizzato a vari tipi di produzione. Con esso si può fare latte, lana, carne ma anche pelli e cuoio. Il suo cucciolo, l’agnello, rappresenta inoltre l’animale sacrificale per eccellenza. Non a caso, nel periodo pasquale la produzione e la vendita di agnelli subisce un’impennata notevole, per poi ristabilizzarsi il resto dell’anno. Per quanto riguarda i prodotti caseari, dalla pecora si producono prevalentemente ricotta e formaggio pecorino.

Galli e galline

In ogni fattoria che si rispetti, poi, non può assolutamente mancare un pollaio abitato da tante chiocce, pulcini e qualche galletto. Questi animali vengono usati per la produzione di uova (le femmine si chiamano infatti galline ovaiole) e di carne. Quella di pollo è una delle carni più consumate al mondo. La gallina, lo sappiamo, quando è vecchia fa buon brodo. Stesso identico discorso può essere affrontato con il tacchino e la tacchina, la cui carne è maggiormente diffusa altrove (come in America nel giorno del Ringraziamento) che però producono delle uova molto simili a quelle della gallina.

Cavalli e asinelli

Sono entrambi equini erbivori, e trovarli in una fattoria è abbastanza semplice anche se non è detto che abbiano un ruolo ben definito. In alcune zone d’Italia, il cavallo viene utilizzato per la produzione di carne, mentre sono in fase di riscoperta i prodotti caseari di latte d’asina. Naturalmente dipende tutto dalla zona in cui ci si trova, tuttavia nell’ambiente “fattoria” spesso questi due animali vengono utilizzati anche in un’ottica di pet therapy, per accompagnare le persone in lunghe passeggiate, per un’interazione dolce, essendo entrambi animali piuttosto mansueti.

Oca

Questo pennuto bianco e un po’ ridicolo si trova spesso a razzolare liberamente nel cortile o nel prato della fattoria. Le oche sono infatti creature piuttosto mansuete ma se si arrabbiano diventare piuttosto antipatiche (e violente). Sebbene in giro per il mondo (in Francia soprattutto) siano utilizzate per il foie gras, un piatto prodotto a livello industriale e in modo decisamente poco etico, in fattoria è invece probabile che il loro allevamento sia finalizzato a qualche uovo o alla carne.

Capra

Si tratta di uno degli animali che venivano allevati più anticamente in assoluto. La capra è un ruminante erbivoro che nelle fattorie non può proprio mancare. È una creatura più solitaria della pecora, e solitamente non la si trova in gregge. Viene allevata per il suo latte e per la carne. Anche il capretto, infatti, è uno dei piatti che nel periodo di Pasqua vanno per la maggiore.

Coniglio

Il coniglio è l’unico roditore che piace a tutti. Morbido, simpatico e con le orecchie lunghe, nell’immaginario collettivo si nutre esclusivamente di carote, anche se in realtà mangia quasi tutti i tipi di verdure. In fattoria viene allevato per la carne.