Si dice comunemente cancro alla bocca, anche se il termine medico è tumore della cavità orale. Se ne parla poco, eppure resta all'ottavo posto per incidenza tra la popolazione maschile e all'undicesimo in quella femminile. Di solito colpisce soprattutto le persone tra i 50 e i 70 anni, ma l'età media di insorgenza di sta abbassando. Da cosa è provocato? Negli ultimi anni la causa principale è il papilloma virus, o HPV. E sì, la via più frequente di trasmissione sono i rapporti orali, come ci aveva confermato anche il dottor Marco Radici, direttore dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma. Dal momento che si tratta di una neoplasia che può avere anche esito mortale, è bene tenere l'attenzione puntata sulla diagnosi precoce. Che, forse non sapevi, può essere eseguita anche dal tuo dentista e con un semplice tampone salivare.
Soprattutto se sai di cambiare di frequente il partner, se fumi o se consumi un'elevata quantità di bevande alcoliche, dovresti pensare di sottoporti a visite periodiche da un odontoiatra. Lo specialista ti esaminerà labbra, gengive, rivestimento interno delle guance, palato e il resto della cavità orale e in caso noti lesioni sospette o anomalie senza una causa apparente, potrebbe passare al test di screening precoce.
Si tratta di un esame assolutamente non doloroso né invasivo. È, appunto, un semplice tampone che preleva un campione di materiale cellulare dal tuo cavo orale in modo che poi venga esaminato da un laboratorio. Qui verrà effettuata l'analisi citologica e la ricerca di HPV e qualora risulti positivo ti verranno poi prescritte indagini più approfondite.
Vale quindi assolutamente la pena sottoporsi a un iter che, come hai appena letto, è assolutamente tranquillo e non richiede alcuna preparazione. Ti consentirà però di vivere la tua vita, anche quella più intima, con maggiore serenità e soprattutto di intercettare in tempo una patologia che, quando è ancora confinata nelle sedi di insorgenza, ha un tasso di sopravvivenza pari all'80% o 90%.
Fonte| Istituto europeo ricerca odontoiatrica