“Due terzi dei tumori orofaringei sono provocati dal papilloma virus”, spiega il dottor Radici, e la causa sono i rapporti orali

Più a rischio è chi cambia spesso partner nell’arco di brevi periodi di tempo, come ha confermato uno studio della Johns Hopkins University. La parola chiave è dunque prevenzione, che soprattutto dagli uomini non è messa in pratica a sufficienza.
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Giulia Dallagiovanna 19 Gennaio 2021
* ultima modifica il 29/01/2021
Intervista al Dott. Marco Radici Direttore dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma

Di norma associato con il tumore alla cervice dell'utero, potresti non sapere o non aver mai pensato troppo alla possibilità che l'Hpv, il papilloma virus, possa provocare una neoplasia anche nel cavo orofaringeo. Le vie di trasmissione sono naturalmente i rapporti sessuali orali e uno studio pubblicato di recente sulla rivista Cancer ad opera della Johns Hopkins University ha confermato che il rischio aumenta fino al 4,3% per chi cambia più di 10 partner in un breve periodo di tempo. Come potrai immaginare è un problema che si riscontra soprattutto tra le fasce di popolazione più giovani, tanto che oggi il paziente tipo non è più "una persona che abusa di alcol e fumo – ci spiega il dottor Marco Radici, direttore dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma. – Di norma ha circa 30 o 40 anni, con uno status socioeconomico e un livello di istruzione anche elevati. Non fa un consumo così eccessivo di bevande alcoliche e tabacco, ne fa uso all'interno di un contesto di socializzazione e non di emarginazione. Ha però un'anamnesi di promiscuità sessuale".

Negli ultimi decenni l'incidenza dei tumori orofaringei correlati a un'infezione da Hpv è aumentata fino a rappresentare due terzi di tutte le neoplasie che colpiscono questa parte del corpo. "Nel mondo occidentale la positività al virus da parte di questa tipologia di pazienti oncologici arriva al 34%, mentre nei Paesi africani è solo del 4% – prosegue il dottor Radici. – E questo perché si è verificato un aumento della promiscuità sessuale e di stili di vita che favoriscono l'insorgenza di carcinomi Hpv correlati". Anche fumo e alcol, come si accennava prima, possono diventare co-fattori di rischio: tra le persone che contraggono i sottotipi di papilloma virus effettivamente cancerogeni, chi abusa di queste sostanze avrà maggiori probabilità di sviluppare un cancro.

L'Hpv è la causa di due terzi delle neoplasie che colpiscono il cavo orale

Sì, perché va anche detto che non tutti i membri di questa famiglia sono in grado di provocare un tumore. "Anche le verruche che compaiono sulle dita dei piedi sono causate da questo patogeno, ma non sono certo neoplasie. Conosciamo circa 120 tipo diversi di Hpv. Alcuni di loro, come i ceppi 6 e 11, danno origine a piccole lesioni benigne che non evolveranno mai in maligne. Bisogna invece prestare attenzione ai ceppi 16 e 18, responsabili del 90% delle neoplasie al collo dell'utero, del 70% di quelli anorettali e del 25% per quanto riguarda bocca e gola".

Per tutelare la tua salute e quella del tuo o dei tuoi partner è quindi importantissima la prevenzione, che in questo caso viene praticata soprattutto dalle donne, mentre nella popolazione maschile si incontrano più reticenze. "È un problema culturale. Una donna si sottopone periodicamente a controlli ginecologici, come il pap test, e vengono quindi diagnosticate anche quelle lesioni che sono a uno stadio iniziale. È più raro invece che un uomo richieda una visita dall'urologo e per questo motivo, qualora abbia contratto il virus, finisce per assumere il ruolo di diffusore. Ancora più difficile è che si renda disponibile per tamponi uretrali". Ma la vera risposta è il vaccino: "Le infezioni da Hpv sono destinate a scomparire nel tempo: tra qualche anno il rischio sarà ridotto al minimo, perché si andrà diffondendo la pratica vaccinale. Di nuovo, le donne sono più abituate a vaccinarsi, ma anche gli uomini ne impareranno l'importanza. Inoltre, sarebbe auspicabile che i bambini al di sopra dei 5 o 6 anni ricevessero il farmaco immunizzante. Sarà questo a interrompere definitivamente il circolo di diffusione del virus tra la popolazione".

Fonte| "HPV Throat Cancer and Oral Sex at Younger Age, Multiple Partners", pubblicato su Cancer l'11 gennaio 2021

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