Scoperta la proteina che accende gli spermatozoi: è la strada per nuove terapie contro l’infertilità maschile?

Affinché uno spermatozoo sia in grado di fecondare deve raggiungere la piena maturazione. Finora si sapeva che il processo avveniva durante il passaggio nell’epididimo ma non si conoscevano i meccanismi che lo regolavano. Ora un gruppo di ricercatori ha scoperto che i testicoli secernono la proteina che contribuisce alla crescita degli spermatozoi: i risultati, al momento ottenuti solo sui topi, potrebbe aprire importanti strade per trattamenti contro l’infertilità maschile.
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Kevin Ben Alì Zinati 16 Luglio 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

L’interruttore della fertilità maschile si chiama Nell2. È una proteina secreta dai testicoli in grado di innescare tutti i processi che portano alla maturazione degli spermatozoi: una volta “accesi”, sono pronti per la fecondazione e al contrario, se Nell2 non dovesse funzionare correttamente, l’uomo andrebbe incontro all’infertilità. È la nuova scoperta pubblicata su Science da un gruppo di ricerca internazionale che ha identificato una catena di eventi che contribuiscono alla crescita degli spermatozoi consentendo a ciascuno di essere “mobile” al punto da raggiungere l’ovulo femminile per la fecondazione. Lo studio potrebbe aprire a futuri trattamenti per combattere l'infertilità maschile.

Il meccanismo

Perché uno spermatozoo possa muoversi e arrivare a fecondare, deve necessariamente raggiungere uno stadio di piena maturazione. Finora si sapeva che questo processo avviene all’interno dell’epididimo, un condotto che trasporta e conserva lo sperma: nel loro passaggio, viene fornito un ambiente adeguato per la maturazione ma i meccanismi del processo erano ancora sconosciuti. Ora però un team di ricercatori del Baylor College of Medicine e dell'Università di Osaka ha scoperto ne ha svelato il funzionamento. In sostanza hanno osservato che il testicolo secerne un fattore proteico, chiamato Nell2, che si lega a un recettore dell'epididimo al momento del passaggio degli spermatozoi, secernendo a sua volta un’altra proteina che porta a compimento il processo di maturazione. L'assenza o un funzionamento non corretto di Nell2, dunque, provocherebbe infertilità.

La cascata di eventi

I ricercatori hanno individuato il meccanismo di maturazione degli spermatozoi utilizzando l’editing del genoma. Prendendo un campione di topi, li hanno privati del gene Nell2 e hanno osservato che si trattava di esemplari sterili dal momento che l’assenza del gene aveva causato un difetto nella motilità degli spermatozoi. Secondo i ricercatori, interruzioni in questa cascata di eventi che si innescano nel momento in cui gli spermatozoi attraversanol' epididimo potrebbe dunque rendere un uomo sterile. E spiegano che i loro risultati, nonostante siano stati ottenuti su modelli animali, avrebbero comunque importanti implicazioni per la ricerca diagnostica e terapeutica sull'infertilità maschile e sullo sviluppo contraccettivo per l'uomo.

Fonti | "NELL2-mediated lumicrine signaling through OVCH2 is required for male fertility" pubblicata il 5 giugno su Science 

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