
In questa rubrica parliamo e parleremo molto degli ecovillaggi e della vita che in essi si conduce, come si sviluppano e quali possono essere le criticità sociali e tecniche di realtà di questo genere. Gli ecovillaggi, infatti, sono delle realtà un po’ fuori dal tempo e dallo spazio, vere e proprie comunità di persone che hanno scelto di vivere insieme e condurre una quotidianità per niente ordinaria, fatta di decisioni prese insieme, tentativi di raggiungere l’autosufficienza sotto diversi punti di vista, un modo di abitare che preveda armonia e integrazione con il territorio circostante.
Certo è che, come in tutte le cose, per capire un mondo diverso dal nostro la cosa migliore da fare dovrebbe essere toccare con mano e vedere con i propri occhi. Se sei curioso di capire cosa accade all’interno di un ecovillaggio, come è fatto e come si strutturano le dinamiche tra persone al suo interno, stai tranquillo. Ne parleremo ampiamente all’interno dei prossimi articoli. Intanto, però, ti invito a fare un giro panoramico all’interno del mondo degli ecovillaggi, aiutandoti a districarti tra quelli più conosciuti.
In Italia dal 1996 esiste una rete che riunisce le realtà dei villaggi ecologici in un’ottica di comunicazione, aiuto reciproco e informazione. Acronimo di Rete italiana villaggi ecologici, si tratta del maggiore punto di riferimento in Italia in tema di ecovillaggi e racchiude in sé tutta una serie di esperienze molto diverse tra loro. Gli ecovillaggi legati alla Rive sono diversi tra loro. Ogni realtà infatti ha i propri principi, i propri obiettivi e un diverso modo di interagire con il territorio. Tutti però perseguono l’autosufficienza nelle sue varie forme e la sostenibilità ambientale, spirituale ed economica.
L’Italia presenta un territorio molto variegato che spazia dalla montagna, al mare, alla collina, oltre a un immenso patrimonio inutilizzato di borghi vuoti, terreni abbandonati, antichi edifici inutilizzati. Per questa e altre ragioni gli ecovillaggi in Italia presentano caratteristiche molto diverse tra loro, che sfruttano diverse caratteristiche del territorio e creano valore da punti di vista completamente diversi. Alcune realtà rappresentative del mondo degli ecovillaggi in Italia sono:
Torri Superiore è un ecovillaggio situato a Ventimiglia, in Liguria. Si tratta di un villaggio medievale in pietra che è stato completamente restaurato e trasformato in un luogo basato sui principi dell’ecosostenibilità, in cui è possibile trascorrere vacanze sostenibili, ma anche corsi e incontri sull’ambiente.
Nel cuore della Toscana, nel 1989 nasce un luogo in cui le persone possano vivere una vita comunitaria, impostata in un’ottica di condivisione e autosufficienza soprattutto alimentare. Abitata stabilmente da una ventina di persone, questa comune si basa soprattutto sui principi di equità dei diritti e dei doveri, e la totale condivisione economica, oltre al consenso e all’impegno politico e sociale.
La Città della luce si trova sulle colline marchigiane, in provincia di Ancona, ed è un ecovillaggio nato nel 1996 in cui abitano diverse persone che hanno scelto di impostare la propria quotidianità sulla condivisione e sulla connessione spirituale. Questa realtà si propone in realtà come laboratorio olistico permanente.
Lumen è una comunità fondata nel 1992 a San Pietro in Cerro in provincia di Piacenza, ha respiro internazionale e ospita al momento 63 persone. I valori su cui si basa sono la sostenibilità e la condivisione non a caso con i suoi quasi 30 anni di storia è un punto di riferimento importante per quanto riguarda gli esperimenti di co-housing.