Se mangi uova e soia corri meno rischi di contrarre demenza e Alzheimer

Il risultato di una ricerca pubblicata il 30 luglio di quest’anno conferma il fatto la fosfatidilcolina, molecola presente in alimenti come le uova e la soia, contribuisce proteggere il cervello da disturbi che potrebbero comprometterne la funzionalità.
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Sara Del Dot 26 Settembre 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Si chiama fosfatidilcolina ed è una sostanza che in futuro potrebbe aiutarti a prevenire malattie come il morbo di Alzheimer e altri disturbi cognitivi che colpiscono la memoria. Infatti, sembra che assorbirla favorisca le capacità e le performance della mente.

È il risultato di una ricerca condotta dagli scienziati dell’Università della Finlandia Orientale e pubblicata sull’American Journal of Critical Nutrition il 30 luglio 2019. Gli esperti hanno effettuato un monitoraggio lungo ben 22 anni dello stato di salute di 2.500 uomini di età compresa tra 42 e 60 anni, dopo averne verificato le condizioni cognitive e linguistiche.

Lo studio ha confermato che coloro che assumono quotidianamente una maggiore quantità di fosfatidilcolina incorrono in demenza con una probabilità del 28% in meno rispetto agli altri, dimostrando inoltre performance mnemoniche e cognitive migliori.

Questa molecola è presente naturalmente in alimenti come uova e soia, e contribuisce a formare la membrana delle cellule. Inoltre rappresenta una fonte importante di “colina”, che è la base del principale trasmettitore del cervello, ovvero l’acetilcolina.

Fonte| Associations of dietary choline intake with risk of incident dementia and with cognitive performance: the Kuopio Ischaemic Heart Disease Risk Factor Study, pubblicato su American Journal of Critical Nutrition il 30 luglio 2019

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