Sei varietà di caffè su 10 sono a rischio estinzione: anche le tue scelte sono importanti

I ricercatori del Royal Botanic Garden hanno scoperto che fra le varietà a rischio estinzione c’è anche l’Arabica, quella più diffusa al mondo. Le due cause maggiori sono il cambiamento climatico e la distruzione del loro habitat naturale. Anche i consumatori dovrebbero essere sensibilizzati, indicando sull’etichetta l’impatto ambientale delle loro scelte.
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Giulia Dallagiovanna 19 Giugno 2020

Quando pensi al caffè, la prima cosa che ti verrà in mente è l'espresso che ordini al bar. Oppure quello che ti prepari alla mattina con la tua moka. Ma per ottenere la bevanda che probabilmente è alla base della tua colazione abituale, bisogna tostare e macinare dei semi, provenienti da piante. Ecco, il 60% di quelle piante rischia di scomparire. E fra queste, anche l'Arabica, la varietà di caffè più diffusa al mondo.

Lo hanno scoperto i ricercatori del Royal Botanic Garden di Londra, che hanno pubblicato lo studio sulla rivista Science Advances.

Le piantagioni sono concentrate soprattutto in Africa e Madagascar ed è in queste zone che il cambiamento climatico e la perdita dell'habitat naturale stanno mietendo il numero maggiore di vittime. Pensa che solo in Etiopia l'area di coltivazione dell'Arabica potrebbe venire ridotta dell'85% entro il 2080, mentre il 60% del terreno attualmente impiegato per i diversi tipi di piante di caffè potrebbe diventare inutilizzabile entro la fine del secolo.

In Etiopia, il 60% del terreno dedicato alle piantagioni potrebbe diventare inutilizzabile entro il 2100

Stiamo parlando della prima fra le nazioni produttrici, tanto che ogni anno ne esporta una quantità pari al valore di un miliardo di dollari. Non solo, ma sono circa 15 milioni gli etiopi impiegati con diverse mansioni all'interno del settore. Perciò non solo sono a rischio flora e fauna, ma anche posti di lavoro in un luogo dove avere un'occupazione è una vera fortuna.

A questo scenario ben poco roseo, si somma il problema della perdita delle varietà selvatiche delle piante di caffè. Si tratta di specie che non vengono direttamente impiegate per la preparazione della bevanda, ma servono per essere incrociate con quelle coltivate abitualmente: le rendono più robuste e resistenti contro cambiamento climatico e malattie.

L'UICN (Unione internazionale per la conservazione della natura) ha inserito diverse specie di piante di caffè, fra le quali l'Arabica, nella categoria "a rischio".

Aaron Davis, membro del Royal Botanic Garden e primo autore dello studio, sostiene che per arginare questo pericolo sia necessario intervenire sue due fronti. Da un lato, bisogna agire sull'habitat, fermando la deforestazione e incoraggiando il ripopolamento delle foreste e la creazione di aree protette. Dall'altro lato, bisognerebbe sensibilizzare i consumatori, esplicitando sull'etichetta della confezione quale impatto può avere la loro scelta sull'ambiente.

Su Ohga ti abbiamo già parlato delle proprietà del caffè e di quanti espresso puoi bere in un giorno. Cerca quindi non solo di non esagerare con la quantità, ma anche di informarti meglio su dove vengono coltivate le piante che stanno alla base della tua miscela preferita. Ricorda sempre che le tue scelte sono importanti. E poi, riesci a immaginare un mondo senza caffè?