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Siccità in Piemonte, il Lago Ceresole è rimasto senza acqua: sul Gran Paradiso resta solo una distesa di polvere

Il cambiamento climatico trasforma il volto – e l’ecosistema – della montagna. Fortissimi venti e mancanza prolungata di piogge e neve hanno prosciugato il lago di Ceresole Reale, in provincia di Torino, rendendolo simile a un deserto di sabbia situato però a oltre 1.500 metri di altitudine, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
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Martina Alfieri 28 Febbraio 2022

Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, a Ceresole Reale, c’è un lago artificiale che, a causa della siccità prolungata, si sta trasformando in un deserto. In questi giorni, dal Piemonte, arrivano immagini incredibili: al posto dei 35 milioni di metri cubi di acqua che possono essere ospitati nel bacino, situato a oltre 1.500 metri di altitudine, c'è ormai solo terra arida.

In Piemonte, le scarsissime precipitazioni che hanno caratterizzato l’inverno hanno causato il prosciugamento del lago artificiale di Ceresole Reale, bacino che riveste anche un’importanza nella produzione di energia idroelettrica che poi alimenta Torino. Sulla città, dall’1 dicembre 2021, sono caduti solo 15 millimetri di pioggia, con una diminuzione dell’85% rispetto ultimo trimestre.

Oltre alla mancanza di piogge, preoccupa, nelle aree montuose, l’assenza di nevicate che sta determinando una crisi idrica che rischia di peggiorare con l’aumento delle temperature e l'arrivo della primavera. Sono ormai mesi che nel nord Italia si combatte con la siccità, aggravata ogni anno dai cambiamenti climatici. Già nelle scorse settimane, era stato lanciato l’allarme per il fiume Po, che registrava livelli d’acqua molto inferiori alle medie stagionali.

In particolare, sulla situazione del lago di Ceresole, meta apprezzata da escursionisti e amanti della montagna, pesano anche i fortissimi venti di questo periodo:

Il problema più grande è che il forte vento che soffia costantemente su questa valle alza dei polveroni tremendi che finiscono nelle case de nostri cittadini" ha raccontato a Repubblica Alex Gioannini, sindaco di Ceresole Reale.

Sui social, si leggono nelle ultime ore numerosi commenti che paragonano la vista del lago prosciugato a un “paesaggio lunare” o “fantascientifico”. Adesso, incredibilmente, le persone possono camminare dove prima c’era l’acqua, e attraversare il lago da sponda a sponda.