Siccità, maltempo e esondazioni, perchè l’Italia ha un problema con i fiumi?

In tutto il 2022, in Italia, non si è portato avanti il progetto europeo che prevede la rimozione di barriere nei fiumi e il ripristino dell’habitat acquatico. Pensa che il numero esatto di interventi su questo fronte è pari a zero.
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Mattia Giangaspero 3 Maggio 2023

Sono mesi che ti parliamo di crisi idrica e problema siccità in Italia. E sicuramente, tra tutti i Paesi membri dell'Unione Europea, il nostro è quello che potenzialmente è più soggetto a criticità, nel momento in cui manca l'acqua. Il governo italiano di recente ha provato con il decreto siccità a invertire il trend negativo, ma soprattutto a trovare una soluzione, nel frattempo però è anche doveroso fare una fotografia della situazione attuale. Soffriamo di siccità perenne e poi all'improvviso di forti precipitazioni e temporali. Quello più recente è avvenuto e sta avvenendo in Emilia Romagna. Questi forti temporali successivamente provocano esondazioni di fiumi, ma allora dove si trova il problema infrastrutturale?

Secondo il rapporto Dam Removal Progress 2022, per il secondo anno di fila l'Italia si piazza all'ultimo posto in Europa per mancata rimozione delle barriere sui fiumi. Quante sono state rimosse? Esattamente zero. Non è stata rimossa alcuna diga, ostacolo tipo sbarramenti o canalizzazioni. Pensa, invece, che in Europa circa il 15% delle strutture fluviali sono considerate obsolete e quindi rimovibili. I fiumi europei per giunta sono anche i più frammentati al mondo e si contano qualcosa come 1.2 milioni di ostacoli (secondo quanto riferito uno studio pubblicato su Nature, che poi combacia con i dati ufficiali dell'Agenzia europea per l'ambiente: 1.1milione). Di questi 180mila sono considerati obsoleti. Nel 2022 qualcosa però si sta muovendo nel vecchio continente. Infatti sono state rimosse, anche se poche, 325 barriere (135% in più rispetto al 2021). Spagna, Svezia e Francia sono le nazioni più virtuose che procedono il lavoro di rimozione delle barriere inutili per i fiumi. Un buon lavoro lo svolgono anche altri Paesi come Finlandia, Inghilterra, Lettonia e Lussemburgo e grazie ai loro interventi sono stati ripristinati 832km di habitat acquatico.

Il direttore della World Fish Migration foundation, oltre che di Dam Removal Europe, Herman Wanningen, ha spiegato che: "

“Questi numeri mi rendono orgoglioso perché stiamo facendo molto per diffondere la rimozione delle dighe, e funziona. Dimostra che i Paesi stanno accelerando l’attuazione di questo strumento di ripristino fluviale”.