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Strage di rondini e rondoni in tutta Italia a causa del freddo: cosa puoi fare per aiutare questi uccelli

Le temperature rigide che hanno caratterizzato di mese di maggio hanno confuso rondini e rondoni che stanno cercando cibo e riparo dal freddo ovunque, anche all’interno delle case. Per aiutarle, ti basta una scatola di cartone e il numero di telefono giusto da comporre il prima possibile.
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Sara Del Dot 21 Maggio 2019

Quella a cui stiamo assistendo è una primavera decisamente atipica. Se nell’immaginario collettivo maggio è un mese pieno di colori, scandito da pomeriggi trascorsi al parco con i raggi del sole sulla pelle, sembra che quest’anno tutto questo dovrà fare un bel salto in avanti. Il freddo, infatti, sembra non volerci abbandonare mai. Le temperature basse ci impongono ancora di uscire muniti di sciarpa e belli avvolti nei cappotti, sognando ogni giorno il momento in cui potremo tirare fuori dal cassetto pantaloncini corti e abiti a fiori.

Ma se per noi questo clima ancora troppo rigido rappresenta una grande scocciatura, per gli animali va ancora peggio. Per molti di loro, soprattutto gli insetti e gli uccelli migratori, il protrarsi del freddo sta provocando una vera e propria epidemia. Rondini e rondoni, ad esempio, sono stati colti impreparati da questo strano meteo e la confusione ha preso il sopravvento. Siamo abituati a vedere questi uccelli volare in enormi stormi e compiere delle affascinanti coreografie aree, soprattutto in stagioni come questa, quella primaverile, che rappresenta il momento in cui fanno ritorno in Italia dopo il freddo dell’inverno. Nel corso di questo maggio, però, per loro le cose non sono andate come al solito. Le temperature inaspettatamente basse che hanno trovato al loro arrivo, infatti, hanno letteralmente stremato queste piccole creature che sono state costrette a cercare disperatamente riparo dal gelo. E dove? Letteralmente ovunque. Nei motori, dietro gli impianti di riscaldamento degli edifici, fino ad entrare direttamente nelle case.

Ma non solo: infatti, i forti e frequenti venti disorientano il volo di questi piccoli volatili facendoli sbattere e provocandone ferite e talvolta la morte, mentre la carenza di insetti dovuta al freddo non consente loro di nutrirsi a sufficienza.

Così, in diverse città italiane tra cui Roma, Ladispoli, Napoli e Bologna si è verificata una vera e propria invasione di questi piccoli uccelli, il cui istinto li ha portati a gettarsi dentro porte e finestre per evitare di morire assiderati o di fame.

Sono decine e decine i casi segnalati alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, per capire come comportarsi in presenza di queste spaventate, infreddolite e affamate ospiti.

Come puoi aiutare rondini e rondoni

Nel caso ti capitasse di avere a che fare con l’arrivo di una o più rondini, ricordati sempre che se sono arrivate fino al tuo terrazzo, al tuo tetto o addirittura dentro la tua casa non è certo per volontà loro. Il loro istinto le porta a cercare caldo e salvezza, quindi dovrai gestire delle creature spaventate e in completa confusione. La prima cosa da fare è, sicuramente, non liberarti dei nidi. Distruggere i nidi che hanno fatto sotto il tuo tetto o sul tuo terrazzo è un’azione che potrebbe condannare le rondini a morte certa. Al contrario, mantenerlo può offrire loro un luogo sicuro in cui fermarsi, riposarsi e scaldarsi in attesa che le temperature si alzino un po’. Se invece trovi un esemplare solo e disperso, la cosa migliore da fare è inserirlo in una scatola di cartone in un luogo dalla temperatura temperata, e nutrirlo con acqua e zucchero e, se possibile, qualche boccone di carne cruda. Poi, contatta chi di competenza deve occuparsi di queste situazioni. Le guardie ecozoofile di Ladispoli, uno dei Comuni maggiormente colpiti da questa “epidemia”, hanno diffuso sulla loro pagina Facebook il numero da contattare.

Anche la Lipu di Bologna ha diffuso un comunicato, chiedendo a chiunque trovi una rondine o un rondone in difficoltà, di portarlo subito nel loro centro per far sì che vengano curati e accuditi fino alla loro liberazione una volta in salute.