
Le tasche gengivali si formano a partire dal solco gengivale, cioè lo spazio che si trova tra la gengiva e il dente. Di norma quest’area misura pochi millimetri, al massimo 3, tuttavia in pazienti predisposti a causa di un accumulo eccessivo di batteri, il solco gengivale si fa più ampio consentendo l’ingresso dei batteri al di sotto della gengiva.
Con il tempo questi batteri tendono a moltiplicarsi e a trasformarsi in placca che a sua volta se non viene eliminata con una seduta di igiene professionale, mineralizza diventando tartaro.
La placca non rimossa porta alla distruzione dell’epitelio sulcare e alla formazione di tasche gengivali in cui continuano ad accumularsi facilmente placca e tartaro, determinando l’inizio della parodontite con perdita di osso attorno agli elementi dentari.
Nelle fasi iniziali le tasche gengivali sono asintomatiche, quindi è impossibile per un paziente riconoscerle.
Tuttavia ci sono alcuni segnali a cui le persone possono fare attenzione, come:
Se questi sintomi sono presenti da molto tempo è opportuno prenotare la visita da un parodontologo per verificare l’eventuale presenza di tasche parodontali.
Tra le prime causa della formazione delle tasche gengivali c’è sicuramente la cattiva igiene orale. Una insufficiente igiene orale domiciliare o una scorretta tecnica di spazzolamento, infatti, favoriscono l’accumulo di placca e tartaro sui denti che, come abbiamo visto, in soggetti predisposti può portare allo sviluppo della malattia parodontale.
Altri fattori predisponenti che possono intervenire nello sviluppo delle tasche gengivali sono:
Per la diagnosi delle tasche parodontali viene effettuato un sondaggio parodontale. In pratica il parodontologo inserisce delicatamente una sonda millimetrata tra il dente e il margine della gengiva per verificare la presenza e la profondità delle tasche.
Successivamente per valutare il tipo di riassorbimento vengono fatte delle radiografie endorali.
Il trattamento delle tasche parodontali prevede alcune sedute di ablazione del tartaro, curettage gengivale, levigatura delle radici.
Oggi in realtà l’uso di curettes soniche e l’Airflow ha permesso di eseguire queste pulizie in modo molto più performante e meno invasivo. Questo ha permesso di ridurre notevolmente il ricorso alla chirurgia. Infatti nel momento in cui rimuoviamo tutti i batteri e quindi tutta la placca ed il tartaro all’interno delle tasche ed evitiamo che questa si accumuli di nuovo con un'adeguata igiene orale domiciliare avremo l’interruzione della progressione della malattia parodontale.
Se dopo questo primo step dovessero rimanere delle tasche parodontali si procede con i trattamenti chirurgici.
Come abbiamo visto la causa primaria della formazione delle tasche parodontali è l’accumulo di placca e tartaro sotto il solco gengivale, di conseguenza la prevenzione si basa sulla corretta igiene orale.
Diventa fondamentale quindi prendersi cura della propria bocca lavando i denti dopo ogni pasto mettendo in atto le corrette tecniche di spazzolamento senza dimenticare l’uso del filo interdentale o dello scovolino per rimuovere eventuali residui di cibo tra gli spazi interdentali.
È fondamentale anche l’utilizzo dell’idropulsore almeno 3 volte al giorno nei pazienti parodontopatici. Inoltre ricordiamo che il tartaro può essere eliminato solo dal dentista, quindi per la prevenzione della parodontite e di altre patologie orali è indispensabile sottoporsi periodicamente a sedute di igiene professionale anche una volta ogni 3 mesi nelle parodontiti più gravi.