Tumore del colon-retto: nuovi farmaci potrebbero aiutare contro il 30% delle neoplasie, comprese quelle più aggressive

Secondo un team dell’IRCCS di Candiolo, una nuova categoria di farmaci mirati contro i meccanismi di riparazione dei danni al Dna delle cellule potrebbe aiutare a contrastare il 30% dei tumori del colon retto, inclusi quelli più aggressivi e resistenti alle terapie oggi in uso.
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Kevin Ben Alì Zinati 27 Luglio 2022
* ultima modifica il 27/07/2022

Di tutti i tumori diagnosticati nel mondo, il cancro del colon-retto è ciò che contraddistingue quasi il 10% di tutte le diagnosi.

Non solo: rappresenta anche il terzo tumore per incidenza dopo quello al seno e al polmone.

Il tumore del colon-retto è diffusissimo nel mondo così come in Italia, dove ogni anno vengono registrati più di 43mila nuovi casi.

Si tratta di numeri fortunatamente in diminuzione, specialmente grazie alle attività di screening che negli ultimi 20 anni hanno abbassato non di poco l'incidenza del tumore in entrambi i sessi.

Presto un’ulteriore spallata a questa patologia potrebbe arrivare anche da un nuovo approccio terapeutico basato sull’utilizzo di farmaci specifici e indirizzati contro i meccanismi che riparano i danni al Dna delle cellule tumorali.

La potenziale nuova strategia contro questa forma di cancro l’ha messa a punto un team dell’IRCCS di Candiolo (Torino) in uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research.

I ricercatori hanno spiegato che ogni cellula del nostro corpo possiede dei meccanismi deputati alla riparazione dei danni al Dna causati da sostanze chimiche o agenti fisici.

Questi processi di ricostruzione, nei tumori, sono ancora più decisivi. Innanzitutto perché nelle neoplasie alcuni di questi sistemi di riparazione del Dna sono danneggiati e quelli ancora funzionanti hanno quindi il fondamentale compito di garantire di fatto la sopravvivenza al tumore.

E poi perché, allo stesso tempo, una volta innescati questi sistemi di riparazione contribuiscono anche a conferire forza e aggressività alla patologia.

Se però ci rifletti e provi a guardarli da un’altra prospettiva, ti risulterà chiaro che questi processi possono facilmente apparire anche come dei veri punti deboli.

L’intuizione dei ricercatori torinesi parte proprio da qui. Attraverso una serie di screening farmacologici dei principi attivi mirati contro proteine coinvolte nei sistemi di riparazione del Dna, hanno scoperto che almeno uno di questi farmaci di nuova generazione mirati all’inibizione di questi meccanismi potrebbe avere successo.

Secondo le stime, questi nuovi bersagli terapeutici potrebbero funzionare quasi nel 30% dei casi di tumore del colon-retto, inclusi quelli resistenti agli attuali trattamenti: praticamente un terzo dei tumori del colon-retto, tra cui pure quelli più aggressivi e resistenti.

Fonte | "Targeting the DNA Damage Response Pathways and Replication Stress in Colorectal Cancer" pubblicato il 26 luglio 2022 sulla rivista Clinical Cancer Research

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