Tutte le proprietà del platano, una delle prelibatezze della cucina latino-americana

Questo frutto esotico, molto simile alla banana, è particolarmente adatto alla cottura e viene utilizzato nei Paesi dell’America centrale soprattutto per creare delle frittelle dolci. Ricco di amidi e di potassio, il platano aiuta a regolare la pressione sanguigna e a rafforzare il sistema immunitario; ma fai attenzione a non esagerare se segui una dieta ipocalorica o soffri di diabete.
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Federico Turrisi 5 Gennaio 2021
* ultima modifica il 12/01/2024

A prima vista sembrerebbe una banana, ma in realtà non lo è. Il platano è infatti poco più grande di dimensione e la sua buccia ha una colorazione più tendente al verde che al giallo. Inoltre, il suo sapore è meno zuccherino e ha un contenuto più elevato di amido. La polpa, più soda e asciutta rispetto alla banana classica, quando non è giunta a piena maturazione non è molto piacevole da mangiare. Per questo il platano si adatta maggiormente alla cottura, diventando l'ingrediente base di numerosi dolci e piatti tipici della cucina caraibica e dell'America centrale. Infine, oltre a essere particolarmente gustoso, questo frutto tropicale può vantare una serie di proprietà benefiche per la salute dell'organismo. Scopriamole insieme.

Pianta

Quello che comunemente chiamiamo platano è il frutto prodotto dalle cultivar di due specie vegetali appartenenti al genere Musa, ossia la Musa acuminata e la Musa balbisiana. Si tratta di piante imponenti, diffuse nelle aree tropicali del pianeta, che possono superare anche i 6 metri di altezza.

Calorie

In 100 grammi di platano fresco, che corrisponde più o meno alla quantità indicata per uno spuntino, troviamo 122 calorie. Nonostante sia meno zuccherino della banana, rispetto a quest'ultima (che è già considerata un frutto piuttosto calorico con circa 90 calorie per 100 grammi) il platano apporta un numero superiore di calorie. Per questo motivo, è sconsigliato nelle diete ipocaloriche.

Valori nutrizionali

I dati che riportiamo qui di seguito si riferiscono a 100 grammi di prodotto fresco maturo (ovviamente devi considerare che la cottura e l'aggiunta di altri ingredienti, come l'olio per la frittura per esempio, alterano tutti i livelli):

  • Acqua: 65,2 g
  • Fibre: 1,7 g
  • Carboidrati: 31,89 g
  • Proteine: 1,3 g
  • Grassi: 0,35 g
  • Calcio: 3 mg
  • Ferro: 0,55 mg
  • Magnesio: 36 mg
  • Fosforo: 32 mg
  • Potassio: 487 mg
  • Sodio: 4 mg
  • Zinco: 0,19 mg
  • Vitamina A RAE(Retinol Activity Equivalent): 56 µg
  • Vitamina B1: 0,062 mg
  • Vitamina B2: 0,076 mg
  • Vitamina B3: o,672 mg
  • Vitamina B6: 0,242 mg
  • Vitamina C: 18,4 µg
  • Vitamina K: 28,8 µg

Benefici

Proprio come la banana, il platano è ricco di potassio. Questo minerale è indispensabile per il buon funzionamento dell'organismo e soprattutto del sistema cardio-circolatorio, contribuendo a regolare la pressione sanguigna e bilanciando l'effetto negativo di un altro minerale, il sodio.

Il platano è inoltre un'ottima fonte di zuccheri semplici e presenta un elevato contenuto di amido. Ciò lo rende un alimento particolarmente adatto a combattere la gastrite e il bruciore di stomaco (beneficio che però si annulla se lo consumi fritto), ed è sempre per l'abbondanza di fibre che ti senti sazio per lungo tempo dopo aver mangiato questo frutto. Il platano è poi un valido alleato per mantenere in saluto il tuo intestino e aiuta a rigenerare la flora batterica intestinale.

Grazie all'apporto di vitamine (in particolare C e B6) e di carotenoidi, il consumo di platano permette di rafforzare le difese immunitarie e di contrastare l'azione dei radicali liberi, svolgendo così una funzione antiossidante e aiutando a prevenire l'invecchiamento cellulare. Ricordiamo infine che il platano non contiene colesterolo e al tempo stesso è una discreta fonte di proteine; pertanto, può essere considerata una valida opzione per contenere l'ipercolesterolemia.

Controindicazioni

Il consumo di platano non presenta particolari controndicazioni, salvo naturalmente specifiche intolleranze o allergie. Tuttavia, a causa dell'alto contenuto di zuccheri (anche se in quantità inferiori rispetto alla banana) consigliamo un consumo moderato per chi soffre di glicemia alta o di diabete mellito di tipo 2. Semaforo verde invece per chi è intollerante al glutine e al lattosio.

Utilizzi

I platani si possono consumare crudi solo quando giungono a piena maturazione. Altrimenti, come abbiamo detto in precedenza, si prestano per essere cotti al vapore, bolliti o fritti. In quest'ultima versione sono ampiamente utilizzati nella cucina delle isole caraibiche e dell'America centro-meridionale: stiamo parlando, in particolare, dei cosiddetti platanos maduros (o anche solo maduros), ossia delle frittelle dolci di platano, ottime come antipasto o come contorno alle portate principali del pasto. Il platano trova spazio anche nella cucina africana, come nel caso del kelewele: la ricetta tradizionale prevede che il frutto venga tagliato a rondelle e poi fritto e insaporito con una miscela di spezie.

Molto diffuse nei paesi tropicali sono anche le chips di platano, consumate soprattutto come uno snack sfizioso. Ma il platano può essere aggiunto anche a zuppe e minestre, ridotto a purè oppure amalgato ad altri ingredienti per realizzare delle deliziose polpette. Infine, dai platani essiccati e macinati si ricava una farina che può essere utilizzata per la preparazione di ricette dolci, come torte e biscotti, o salate, come pizze e focacce. Dal momento che è priva di glutine, la farina di platano è perfetta per chi soffre di celiachia.

Fonte | Usda

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