Vai in vacanza in treno? L’azienda ti ricompensa con ferie più lunghe

Pensi di muoverti in treno per raggiungere la meta di villeggiatura? Se fossi dipendente di alcune aziende inglesi e svizzere avresti giorni di vacanza aggiuntivi.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Evelyn Novello 14 Luglio 2023

Come andrai in vacanza quest'anno? Muoversi in auto è fonte di stress per svariati motivi (traffico, lunghe ore di attesa in autostrada, parcheggi, ecc.) ma se il viaggio è molto lungo contribuisce anche all'inquinamento che rende sempre più irrespirabile l'aria delle nostre città. Viaggiare in treno non solo è uno dei modi più sostenibili per spostarsi ma, per alcune aziende sensibili alla questione climatica, è anche meritevole di un bonus. É accaduto nel Regno Unito e accade ora in Svizzera, in cui, i dipendenti che faranno le loro ferie usando il treno avranno giorni di ferie aggiuntivi.

Il caso recente è stato quello di Sébastien Chahidi, dirigente di un’organizzazione non-profit svizzera, che, essendosi recato a Londra in treno per una vacanza, è stato gratificato con un giorno in più di ferie. Al tg della tv pubblica svizzera ha confermato di essere soddisfatto della scelta presa perché è stata "un’occasione per contribuire, nel mio piccolo, alla salvaguardia dell’ambiente, considerando che il treno produce 30 volte meno CO2 dell’aereo". Da lì, anche altri suoi colleghi hanno fatto sapere di volere approfittare del bonus e, ad imboccare la stessa strada ecologista, ci sono altre aziende svizzere. Tra le misure a sostegno dei dipendenti che viaggeranno in treno, il rimborso dei biglietti e l'acquisto di biciclette, per limitare la mobilità motorizzata anche una volta giunti nel luogo di villeggiatura.

Nel Regno Unito queste iniziative sono più radicate: circa 200 imprenditori offrono già giornate di vacanze premio ai propri dipendenti che scelgono ferie con mobilità sostenibile. Da alcune ricerche si è visto che il 50% delle persone sarebbe disposto a ridurre l’uso dell’aereo per contrastare i cambiamenti climatici, ma che solo il 3% per cento lo fa. Questo nonostante sia provato l'inquinamento dei viaggi aerei tra il Regno Unito e i Paesi del Mediterraneo, le mete privilegiate delle vacanze dei cittadini britannici. La proposta non sarà realizzabile per ogni meta scelta però l'incentivo va nella direzione giusta.