Partita la più grande nave che si guida da remoto con l’intelligenza artificiale: ecco a cosa servirà

Si tratta di una delle prime grandi navi che servirà per mappare le aree idonee alla costruzione di nuovi impianti eolici offshore.
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Mattia Giangaspero 8 Marzo 2024

So che leggendo il titolo la notizia interessante per te potrebbe essere finita qui, ma proviamo a ragionare cosa vuol dire che per la prima volta una nave "industriale" di grande portata possa essere gestita da remoto. L'impatto ambientale sarebbe estremamente positivo e sì una parte del merito è proprio dell'intelligenza artificiale.

Infatti, nel momento in cui navi industriali o anche veri e propri cargo hanno anche la possibilità di essere comandate da remoto, anche il personale a bordo può essere minore. In questo caso si passa da un potenziale di 50 persone a bordo a 16 e la società statunitense-britannica Ocean Infinity (OI) che ha ideato la nave fa sapere che esiste la possibilità di ridurre ulteriormente i numeri del personale. Questo perché molti ruoli possono essere svolti a centinaia di chilometri di distanza, sulla terraferma.

Tutto questo cosa c'entra con l'ambiente ti starai chiedendo… Beh c'entra perché con meno persone a bordo, le navi possono essere più piccole, il che significa che richiedono meno carburante e hanno un’impronta di carbonio molto ridotta.

E inoltre l'avanzamento tecnologico dell'intelligenza artificiale potrebbe già garantire a navi più piccoli di procedere con nessuna persona a bordo.

Quindi la vera notizia "figa"  non è quella della "prima nave industriale guidata dall'AI" ma che grazie l'AI le navi industriali possono ridimensionare la loro grandezza e inquinare meno i mari. 

Ora però diamo anche qualche informazione in più in merito proprio alla prima nave: quale sarà l'obiettivo della missione in mare? Come è stata progettata?

La nave in questione si chiama Armada è lunga 78metri , attualmente si trova in Norvegia ed è costruita con tutto il comparto tech di telecamere, microfoni, radar, GPS e ogni tipo di comunicazione satellitare. Il suo obiettivo sarà quello di esaminare i fondali marini per gli operatori dei parchi eolici offshore e controllerà, purtroppo per il momento, le infrastrutture sottomarine per l'industria del petrolio e del gas. Sperando che queste diminuiscano sempre più nel tempo.

A seguire le orme della società Ocean Infinity è stata anche la società britannica Sea-Kit International la quale ha già mandato una piccola nave a Tonga per mappare il vulcano sottomarino ancora attivo che è esploso in modo spettacolare nel 2022, un compito considerato troppo pericoloso per coinvolgere le persone.

Insomma sembra che tra navi a energia rinnovabile e navi a intelligenza artificiale a breve avremo una trasformazione completa di uno dei settori che, pensa, solo in Europa inquina 4.4 volte in più di tutte le auto del Continente. 

Questa la fotografia scattata dal nuovo rapporto della lobby Transport & Environment, che è stata decretata la principale influencer dell’agenda green dell’Unione europea nel 2022.