Violento nubifragio nella notte a Milano con alberi caduti e allagamenti: cosa sono le supercelle che provocano questi fenomeni

Una tromba d’aria, scariche ininterrotte di fulmini che hanno illuminato il cielo a giorno e grandine. Attorno alle 4:00 di questa notte Milano ha avuto paura a causa dell’ennesimo temporale violento che si è abbattuto sulla città. Al mattino, in un silenzio quasi irreale, sono stati contati i danni: alberi caduti, tetti scoperchiati, allagamenti e danni alla rete elettrica. All’origine di tutto c’è una supercella, una formazione che il cambiamento climatico sta rendendo sempre più frequente anche in Italia.
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Giulia Dallagiovanna 25 Luglio 2023

Milano questa notte ha avuto paura. Attorno alle 4:00 di martedì 25 luglio si è abbattuto sulla città un nubifragio violento, accompagnato da una tromba d'aria e chicchi di grandine che alcuni utenti su Twitter hanno descritto come "grandi quanto palline da tennis". È stato l'ennesimo evento estremo che ha interessato il capoluogo meneghino, a sole poche ore dal downburst, con forti raffiche di vento e grandine, che aveva colpito la zona di Cologno Monzese e Cernusco sul Naviglio nel primo pomeriggio di lunedì 24 luglio. Per non dimenticare il tornado, verificatosi sempre tra Cernusco e Vimodrone, di venerdì 21 luglio. Ma perché tutti questi fenomeni improvvisi e intensi si stanno abbattendo sulla metropoli lombarda? La ragione è una supercella, come quelle che si formano spesso sopra gli Stati Uniti e che il cambiamento climatico ha reso frequenti anche in Italia.

Ma ripercorriamo cos'è accaduto nelle ultime ore. Attorno alle 4:00 di questa notte, quasi tutti i residenti di Milano si sono svegliati a causa del fortissimo temporale esploso nel giro di pochi minuti. "Pioggia di circa 30mm/h con punta massima 39mm/h in piazza Sicilia – ha scritto su Facebook Marco Granelli, assessore alla sicurezza – "Molti danni, alberi caduti, allagamenti, danneggiamenti a tetti. Impegno massimo di vigili del fuoco e sistema protezione civile, affaticato da un intenso lavoro continuo da venerdì".

Sui social hanno iniziato a circolare i video e i racconti degli utenti: interi viali e piazze con alberi completamente sradicati, il cielo che per diversi minuti è stato illuminato a giorno da continue scariche di fulmini, una tromba d'aria con venti fortissimi e poi la grandine. Questa mattina, al risveglio, c'era un silenzio irreale.

I vigili del fuoco hanno dovuto effettuare centinaia di interventi per alberi caduti, tetti scoperchiati e allagamenti. In diverse zona della città si sono verificati blackout elettrici e in tutti i comuni dell'hinterland si registrano danni. Anche la rete dei mezzi pubblici ha subito delle conseguenze, con cavi danneggiati e strade bloccate da piante e detriti caduti. Una stazione della metropolitana, Inganni, è chiusa per allagamenti. Ma si segnalano ritardi e disagi lungo tutta la rete locale e ferroviaria regionale.

Già lunedì sera 150 persone sono rimaste bloccate su un treno Milano-Como: poco prima della stazione di Monza alcuni alberi caduti sui binari impedivano il transito. I passeggeri sono stati fatti scendere dalle forze dell'ordine e assititi dalla Croce Rossa.

Milano è stanca, ma non è ancora finita. L'allerta meteo della Protezione Civile è attiva fino alle 14:00 di martedì e su tutta la Lombardia è atteso il passaggio della parte più attiva della perturbazione.

In questi ultimi giorni è diventato un fenomeno quasi ordinario: il cielo che all'improvviso diventa scuro quasi fosse notte, raffiche di vento molto forti e precipitazioni violente. Il tutto concentrato in una decina di minuti. All'origine di questo tempo sempre più estremo c'è una supercella.

Le supercelle sono dei piccoli cicloni, come ha spiegato il meteorologo Lorenzo Tredici al Corriere della Sera. È una tipologia di temporale che si forma in particolari condizioni atmosferiche e la sua caratteristica principale è la presenza di una corrente ascensionale in rotazione al suo interno. Significa, in altre parole, che l'aria al suo interno si sposta anche di 120 o 150 km/h. Se si verifica durante il giorno, il cielo diventa improvvisamente buio, appunto, perché la cella è talmente ampia da poter coprire l'intera superficie visibile, fino all'orizzonte. Tieni presente che un temporale normale di solito presenta l'estensione di 1 km, mentre in questo caso si arriva anche a 50 km.

In Italia si sono diffuse a partire dagli anni '90 e stanno diventando sempre più frequenti. Derivano dall'incontro tra masse d'aria molto calde e masse più fredde, proprio come sta accadendo su Milano in queste ore. I due anticiloni che hanno provocato le ultime ondate di calore, Cerbero e Caronte, hanno generato una quantità molto elevata di energia che, a un certo punto, è entrata in contatto con un fronte di bassa pressione formatosi vicino al Regno Unito. Da questo scontro derivano grandine e venti molto forti.

Si tratta di fenomeni che siamo abituati a vedere negli Stati Uniti ma che a causa del cambiamento climatico stanno diventato tipici anche del nostro meteo.