L’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di ammalarsi di demenza

L’inquinamento compromette la salute di molte persone anziane aumentando il rischio della demenza senile: a certificarlo uno studio svedese.
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Alessandro Artuso 1 Aprile 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

L'inquinamento è una delle cause di numerosi problemi di salute che possono colpirci e provocare l'insorgere di malattie come demenza, ma anche ictus. Uno studio dell'Istituto Karolinska di Stoccolma è stato pubblicato sulla rivista Jama Neurology e ha analizzato il rischio di ammalarsi per colpa dello smog e quindi dell'area inquinata.

Lo studio

Lo studio ha coinvolto 1.845 donne e 1.082 uomini svedesi con un'età media 74 anni il cui stato di salute è stato controllato per 11 anni: tra questi sono stati 364 i casi di demenza accertati (263 donne e 101 uomini). Subito dopo l'analisi si è spostata sul confronto con i livelli di smog a cui le persone si  sono esposte durante il periodo della ricerca.

I risultati

Dopo aver condotto un'ampia indagine è stato scoperto che la demenza aumenta con l'innalzamento degli agenti che inquinano l'atmosfera (in particolare PM 2.5 e ossidi di azoto). Il rischio di ammalarsi di demenza aumenta del 50% quando il livello di PM 2.5 (polveri sottili inquinanti) arriva a 0,88 microgrammi al metro cubo e sale del 14% il rischio quando l'ossido di azoto supera gli 8,35 microgrammi.

Anche le mattie cardiovascolari che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni, come l'ictus, hanno un'incidenza purtroppo preoccupante nel rapporto tra smog e demenza. I dati parlano di quasi il 50% dei casi di demenza da inquinamento causato dall'ictus. Lo smog, quindi, colpisce in maniera importante, e in alcuni casi decisiva, la salute delle persone.

Fonte| "Association Between Cardiovascular Disease and Long-term Exposure to Air Pollution With the Risk of Dementia" pubblicato su Jama Neurology il 30 marzo 2020

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