10 cose sull’orso polare che forse non sai

Per lavarsi si rotola nella neve, è un abile nuotatore, non beve, ma ha un olfatto incredibile per cacciare le sue prede (le foche sono le sue preferite). Dieci cose che non sapevi dell’orso polare, nella Giornata mondiale a lui dedicata.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 27 Febbraio 2021

Il 27 febbraio è la Giornata mondiale dell’orso polare, istituita dall’organizzazione no profit Polar Bears International. La giornata nasce con lo scopo di sensibilizzare gli esseri umani sulle sorti di questa specie a rischio di estinzione a causa non solo dei cambiamenti climatici e dello scioglimento dei ghiacci, ma anche a causa dell’attività delle industrie di estrazione del petrolio e del gas che da tempo guardano all’Artico come possibile fonte di risorse.

La sopravvivenza di questi grandi mammiferi è quindi in pericolo. Sensibilizzare su queste tematiche ogni essere umano sul pianeta è fondamentale. Molte organizzazioni animaliste se ne occupano da decenni, ma ancora poco si fa e si è fatto, per cambiarne le condizioni di vita di questa specie.

Nella Giornata mondiale dell’orso polare proviamo a conoscere di più questo mammifero  terrestre attraverso alcune curiosità che lo rendono ancora più speciale e sicuramente più da proteggere, per non rimpiangerlo in un futuro non lontano.

Sono i carnivori più grandi del pianeta

Un maschio di orso polare può pesare dai 350 ai 700 kg, mentre il peso della femmina oscilla tra i 150 e i 250 kg. Non sorprende tale mole, visto e considerato che un esemplare di questo mammifero terrestre arriva a mangiare circa 30 kg di carne al giorno. Anche i cuccioli che alla nascita pesano non più di un chilo, dopo appena tre mesi arrivano a pesare tra i 20 e i 25 kg.

Sono abilissimi nuotatori

Di norma li vediamo sulla terraferma, ma gli orsi polari possono immergersi sott’acqua senza problemi. Sono infatti abilissimi nuotatori e, una volta in mare, sono in grado di nuotare su lunghe distanze, anche fino a un centinaio di chilometri, senza mai doversi fermare a riposare.

Hanno un ottimo olfatto

Un orso polare può sentire l'odore di una preda fino diversi chilometri di distanza, perché ha un olfatto molto sviluppato, che usa per localizzare le foche nel momento in cui escono fuori dalla banchisa polare per respirare. L'orso quindi individua un’apertura nel ghiaccio e attende con pazienza l’uscita della foca, potendone avvertire la presenza anche sotto un metro di neve e ghiaccio.

Hanno un modo di lavarsi "sui generis"

Ti sarà capitato di vedere in numerosi video, orsi polari che amano rotolarsi nella neve. Se pensi che stiamo giocando forse ti sbagli, perché con maggiori probabilità si stanno rotolando nella neve nel tentativo di curare la propria igiene. Chi non farebbe allo stesso modo in mancanza di una doccia o una vasca da bagno?

Non bevono acqua

Nonostante nell’Artico ci sia acqua, neve e ghiaccio, gli orsi polari non bevono. Eppure hanno bisogno di idratarsi come tutte le altre specie animali, e per farlo, sono in grado di estrarre i liquidi necessari a vivere direttamente dal sangue delle prede ingerite.

Non sono bianchi

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, gli orsi polari non sono bianchi. I peli di questo mammifero, infatti, non sono bianchi, ma trasparenti o traslucidi. In pratica, ogni singolo pelo è un tubolare cavo trasparente, che permette di catturare i raggi solari e li convoglia verso la cute, che in realtà è nera. Se i peli sembrano bianchi, è solo perché queste cavità disperdono e riflettono la luce visibile.

Non sono visibili ai raggi infrarossi

Un'altra curiosità è il fatto che questo animale, se viene inquadrato da una telecamera a raggi infrarossi, non si vede. Appaiono, infatti solo gli occhi, la bocca e il naso. Ciò dipende dalla proprietà radiativa del suo pelo, che oltre a isolarlo e a non permettergli alcuna perdita di calore, non gli permette di essere individuato dai raggi infrarossi.

Il DNA rimane nella sua impronta

Attraverso una recente tecnica sviluppata dai ricercatori svedesi dell'istituto di ricerca AquaBiota e dal WWF Alaska, è stato possibile isolare il DNA di un orso polare semplicemente dalla sua impronta sulla neve. È stato possibile rilevare tracce di DNA solo analizzando un paio di minuscole palline di neve provenienti da una traccia di orso polare. E in questo modo è stato possibile anche rilevare il sesso dell'animale studiato.

Appena nati i cuccioli sono sdentati e ciechi

Una curiosità sui cuccioli è che di norma nascono tra il mese di novembre e i primi giorni di gennaio, e che rimangono nella tana con la madre fino all’inizio della primavera, senza mai uscire all'aperto. Appena nati, i piccoli pesano 700 grammi, sono ciechi e completamente sdentati. Solo a partire dai 5 mesi di età, i cuccioli di orso iniziano a badare un po' a se stessi e imparano dalla madre a localizzare il cibo, a cacciare e a sapersi difendere dai maschi adulti, poiché nei periodi in cui il cibo scarseggia, potrebbero essere loro vittime. Dopo i due anni di età, i cuccioli  sono pronti per allontanarsi dalla madre definitivamente e intorno ai 4 anni di maturano sessualmente.

Non vanno in letargo

L'orso polare é non va in letargo, ed è l'unica specie di orso che si comporta così. Questo succede perché gli orsi polari hanno la capacità di abbassare la frequenza cardiaca e quindi riescono a risparmiare le proprie energie, a seconda delle situazioni e della necessità.