
Arrivato al quarto appuntamento con "Vacci piano!", la nuova rubrica di Ohga sul turismo lento, avrai capito che la filosofia dello slow travel parte proprio dal viaggio. E prevede tutta una serie di compromessi. Il risultato finale, però, è quello di vivere tutta la vacanza in un vero relax. Rilassarsi infatti non significa né arrivare nel tempo più breve possibile a destinazione, né fare la minor fatica fisica possibile durante il resto dei giorni. Se lavori in un ufficio e rimani seduto per tutto il giorno, potresti scoprire che i tuoi muscoli hanno proprio bisogno di muoversi e sciogliersi un po' per poter ricaricare le energie. E il tuo cervello, invece, avrà bisogno di ossigeno nuovo, invece della solita aria condizionata. Insomma, per fare del bene a te stesso e all'ambiente, dovresti davvero ragionare bene sul tipo di viaggio che vuoi intraprendere. Io ti propongo 8 compromessi da raggiungere per dare alle ferie il giusto ritmo:
Quando devi andare a lavorare, potresti cercare di prendere i mezzi pubblici. Ma se durante l'inverno è difficile raggiungere compromessi che tengano conto della puntualità e del poco tempo a disposizione, quando sei in vacanza non hai davvero più scuse per lasciare l'auto in garage. Per non parlare dell'aereo. Inoltre, rimanere seduto per ore può anche sembrare comodo, ma dopo un po' il panorama è davvero sempre lo stesso. E, ammettilo, dopo un po' diventa anche noioso. Per non parlare delle tue gambe, che hanno già iniziato a formicolare da un bel po'.
Certo viaggiare con il fresco assicurato non è male. Magari aggiungendo anche un po' di musica e la possibilità di cantare a squarciagola, se si è in macchina e nessuno ti sente. Dopo un po', però, l'ambiente che ti circonda è sempre più o meno uguale. Immagina invece di essere all'esterno e mentre procedi nel viaggio, inizi ad avvertire suoni e profumi diversi. L'esperienza assume tutta un'altra intensità.
Bello raggiungere Londra in un paio d'ore, bello anche sentirsi cittadini del mondo. Ma quante volte ti è capitato che un turista straniero ti spiegasse cos'ha visto in Italia nominandoti luoghi meravigliosi che tu ignoravi del tutto? Non ti sembra un peccato aver visto qualcosina di ciascun Paese del mondo e conoscere male pure il tuo?
Essere consapevoli di ogni passo o di ogni pedalata fatta per raggiungere la meta, magari avendoli condivisi con qualcuno, ti farà sentire il viaggio come un qualcosa di molto più concreto. Avvertirai meglio la distanza che ti separa dall'ufficio e riuscirai a staccare la testa dal lavoro per davvero.
Se trovi una vista che ti colpisce, uno scorcio più carino degli altri o un ristorante che ti ispira, puoi fermarti. Non devi perdere mezz'ora per cercare un parcheggio, né progettare il percorso in base alle uscite e alle aree di sosta dell'autostrada. Non è questa la vera libertà di chi viaggia?
Ti parlo sempre di piedi e bicicletta, ma diverse persone scelgono anche un altro modo di muoversi, un mezzo ereditato dalle generazioni più antiche e che ti riporta indietro nel mondo dei nobili e dei castelli. Mi riferisco al cavallo. Pensa a quanto potrebbe essere entusiasmante condividere il viaggio con un animale di questo tipo.
Almeno in vacanza, non correre. La vita in natura non scorre così veloce come sarai abituato a fare tu durante la settimana lavorativa. Ogni tanto arriva il momento di rallentare e dare nuovo respiro al tuo corpo. E non mi sembra il massimo farlo solo perché si è creata una cosa chilometrica al casello o al ritiro bagagli.
Chi meglio di un'abitante della zona può raccontarti per davvero un paese o una città? Ti sembrerà di entrare davvero nell'atmosfera del luogo che stai visitando, invece che rimanere un semplice turista.