Amarena e i suoi cuccioli: due ordinanze di un comune abruzzese difendono l’orsa dai turisti

Senza mezzi termini il sindaco di Villalago, in provincia de L’Aquila, ha stabilito che la priorità va data al rispetto degli animali selvatici e che il turismo deve farsi da parte per evitare problemi.
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Roberto Russo 6 Giugno 2023

Il comune di Villalago, in provincia de L'Aquila, è un esempio da imitare per quel che riguarda il rispetto degli animali selvatici. Lo scorso 23 maggio, infatti, il sindaco Fernando Gatta ha firmato un'ordinanza per proteggere l’orsa Amarena e i suoi cuccioli dai turisti e curiosi di vario genere, che ha di fatto vietato il transito agli umani nelle aree in cui si muove l'orso. L'ordinanza è stata poi integrata il 3 giugno, rafforzando le misure adottate.

Amarena è una femmina di orso marsicano che nel 2020 aveva dato alla luce 4 orsetti uno dei quali – Juan Carrito / M20 – è stato poi investito a gennaio perché aveva preso troppa confidenza con gli esseri umani. Ora Amarena è stata avvistata con 2 cuccioli e subito è partito il tour di turisti che vogliono vedere mamma e piccoli, fare fotografie e altro. Anche se fatti in buona fede, però, questi comportamenti rischiano di mettere a repentaglio la salute degli animali, ma anche la sicurezza delle persone.

Le ordinanze per proteggere l'orsa (e non solo)

Nella prima ordinanza il sindaco del comune di poco più di 500 abitanti parte dalla constatazione della “presenza di fauna selvatica protetta nelle aree boscate immediatamente periferiche attraversate da strade urbane” e dal fatto che “le specie protette presenti sul territorio di Villalago devono essere particolarmente tutelate” a norma di legge. Quindi si ritiene opportuno “evitare ogni interazione tra gli esemplari di fauna selvatica presente e le persone anche al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica”.

Per questi motivi si è giunti a ordinare il divieto di transito assoluto, tanto per i veicoli che per i pedoni, nelle zone interessate (fatti salvi i residenti e le ditte autorizzate). Non ci si può avvicinare in alcun modo agli esemplari di fauna protetta, non li si può illuminare, porgere loro cibo e fotografarli.

L'integrazione dell'ordinanza stabilisce anche che non si può sostare su entrambi i lati della strada comunale sui cui potrebbero incontrarsi gli animali selvatici (ci sono appositi segnali). Nel caso in cui fosse necessario, tali tratti di strada saranno chiusi al traffico.

Un scelta che punta a quindi un turismo più cosciente e sostenibile, nel rispetto di tutti.