Anche la Cina annuncia l’approvazione di un vaccino contro il Covid, ma serve cautela

A differenza di quanto è accaduto per il farmaco annunciato dalla Russia, in questo caso esistono diversi studi, di cui l’ultimo pubblicato a luglio sulla prestigiosa rivista The Lancet. Ma resta il problema della fase tre che sarebbe appena iniziata e non ancora conclusa. Non può quindi essere decretato efficace e sicuro con assoluta certezza.
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Giulia Dallagiovanna 17 Agosto 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Fase tre e un'espressione che sentirai ripetere molto spesso nei prossimi giorni. La corsa al vaccino contro il Covid-19 si è infatti intensificata e dopo la Russia, ora anche la Cina annuncia di aver registrato un suo farmaco, aprendo quindi la strada alla produzione di massa in caso si verificasse la tanto temuta seconda ondata. Si chiama Ad5-nCoV ed è stato sviluppato da CanSino Biologics con l'Istituto di biotecnologia dell'Accademia delle scienze mediche militari della Cina. Ma la domanda è: è sicuro?

A differenza di quanto era accaduto per il farmaco propagandato da Vladimir Putin, di questo vaccino sono stati pubblicati diversi studi sulla prestigiosa rivista The Lancet. L'ultimo usciva il 20 luglio scorso e prendeva in esame 508 volontari che avevano accettato di farsi iniettare il preparato. E questo è un aspetto molto importante, perché laddove vi sono ricerche e procedure documentate, è possibile per tutti verificare che i risultati siano corretti. Inoltre, il team che vi ha lavorato è lo stesso che nel 2017 ne aveva sviluppato uno contro l'Ebola.

Come ti dicevo però, uno dei punti fondamentali è la fase 3, ovvero quella finale dove il vaccino viene sperimentato su un numero molto vasto di volontari e in modo da verificare con certezza che sia efficace, ma anche sicuro. In Russia, ad esempio, non era ancora cominciata quando il farmaco è stato registrato. In Cina invece sarebbero già arrivati a questo punto e diversi stati tra cui l'Arabia Saudita, il Cile, il Brasile, il Canada e la stessa Russia si sono offerti di ospitare la sperimentazione sul loro territorio. Però, sarebbe iniziata da poco e soprattutto non è ancora conclusa, tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità non ha registrato ancora alcun dato in proposito.

In questo caso si parla di un vaccino che utilizza un adenovirus umano, cioè uno di quelli che ti può provocare il classico raffreddore autunnale. Nello specifico, punta su quello di tipo 5, come si può intuire dalla sigla che indica il farmaco. Il virus serve a condurre l'informazione genetica del Coronavirus fin dentro le tue cellule, in modo che queste producano alcune proteine e il tuo corpo sviluppi una risposta immunitaria, senza bisogno che si generi un'infezione, cioè il Covid vero e proprio.

L'approvazione era già avvenuta l'11 agosto, ma è stata resa nota solo ora e sarebbe "un'ulteriore conferma dell'efficacia e della sicurezza", ha commentato l'azienda produttrice, i cui titoli intanto hanno fatto registrare importanti rialzi in Borsa.

Anche i cinesi, dunque, hanno provato a bruciare le tappe, nella consapevolezza che trovare una soluzione all'epidemia di SARS-Cov-2 rappresenterà una vera svolta storica e consentirà di porre fine a questa pandemia. E proprio per questa ragione, è meglio essere cauti e prudenti. La speranza è naturalmente quella che un vaccino arrivi presto e risulti efficace, ma dovrà trattarsi di un farmaco sicuro e senza il rischio che siano stati saltati troppi passaggi prima di approvarlo per l'utilizzo di massa.

Fonte| Ansa

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