
Ho bisogno di sentire di nuovo il vociare dei bambini che escono alle quattro da scuola, del via vai delle mamme e dei parchi gioco che si riempiono. Ho bisogno di una ventata di ottimismo, di buttarmi alle spalle questo inverno, l’epidemia da coronavirus e quel metro di distanza che mi divide dalle persone che amo.
Ho bisogno di giornate piene di sole e fatte di cieli azzurri, e sì, ho bisogno di tutti gli arcobaleni che giorno dopo giorno stanno riempiendo le bacheche virtuali dei social e stanno comparendo sulle finestre e sui balconi di molte case, dipinti su striscioni e cartelloni.
Sono gli arcobaleni di tutti quei bambini che contano i giorni per tornare a studiare tra i banchi di scuola, per giocare con i propri amici o per fare sport in palestra. Un'iniziativa che nasce per diffondere ottimismo, per intrattenere i bambini a casa e per lanciare un messaggio di speranza: #andràtuttobene si legge, infatti, ovunque compaia un arcobaleno colorato.
Dopo i post-it solidali, anche tutti gli arcobaleni disegnati dai nostri bambini possono aiutare a sentirci tutti più uniti, a trasmettere quel senso di solidarietà di cui abbiamo tanto bisogno in momenti di difficoltà come questo.
Chiuderemo quindi un occhio quando imbratteranno un po' dappertutto con le loro manine impiastricciate di tempera e quando troveremo segni di pennarello sul tavolo della cucina; perché ci renderemo conto di quanto anche noi adulti abbiamo bisogno dei loro sorrisi, della loro spensieratezza e del loro contagioso ottimismo.