L'anestesia epidurale è il metodo più popolare per alleviare il dolore durante il travaglio ma rappresenta anche un'importante opzione per la gestione del dolore durante numerosi interventi chirurgici. Quando si effettua, l'anestetico viene iniettato in una zona della colonna vertebrale, bloccando il dolore in un'intera regione del corpo, come la pancia, i fianchi, le gambe o il bacino. Come funziona e quali sono gli eventuali effetti collaterali?
L'anestesia epidurale è un'anestesia regionale che blocca il dolore in una particolare regione del corpo. L'obiettivo di un'epidurale è fornire analgesia, o sollievo dal dolore attraverso un’iniezione nella schiena. Con l'epidurale si bloccano gli impulsi nervosi dai segmenti spinali inferiori. Ciò si traduce in una diminuzione della sensibilità nella metà inferiore del corpo.
Esistono due diverse tipologie di epidurale. L'epidurale classica (detta anche "regolare"), che prevede una somministrazione di anestetici che impediscono il movimento degli arti e poi l'epidurale mobile, con la quale l'intorpidimento è più contenuto.
I farmaci utilizzati per l'epidurale rientrano in una classe di farmaci chiamata anestetici locali, come la bupivacaina, la cloroprocaina o la lidocaina. Sono spesso somministrati in combinazione con oppioidi o narcotici per diminuire la dose richiesta di anestetico locale.
La differenza tra epidurale e spinale dipende principalmente da dove viene iniettato il farmaco: nell’anestesia spinale l’anestetico viene iniettato nel liquido cerebrospinale della colonna vertebrale lombare, mentre per l’anestesia peridurale nello spazio peridurale (prima del liquido cerebrospinale) a livello della colonna vertebrale lombare o toracica o caudale. L’effetto dell’anestesia spinale è quasi immediato, mentre per l’anestesia epidurale occorrono almeno venti minuti.
La prima cosa da fare per prepararsi all’epidurale è parlarne con il tuo medico, informarti sui farmaci e su eventuali effetti collaterali. Prima dell'intervento sosterrai un colloquio con il medico anestesista il quale, a seconda del caso, ti indicherà gli eventuali altri esami a cui dovrai sottoporti prima dell'operazione (es. elettrocardiogramma) e soprattutto ti spiegherà quali potrebbero essere le possibili complicazioni.
Dovrai insomma compilare i moduli del consenso informato in modo da dimostrare di aver capito e accettato quanto spiegato dai medici riguardo l'intervento cui ti stai per sottoporre.
È probabile poi che ti verranno dati dei consigli su cosa mangiare (e se mangiare), bere e quali farmaci potrai assumere prima dell'epidurale.
Le epidurali vengono somministrate da un medico specialista chiamato anestesista. Durante l’anestesia sarai sveglio. Una flebo sarà posizionata nel tuo braccio in modo che tu possa ricevere liquidi. Poi ti verrà chiesto di sederti e piegarti in avanti, o sdraiarti su un fianco con le ginocchia vicine al petto.
Ti verrà somministrata un'iniezione di anestetico locale per intorpidire la zona in cui verrà posizionata l'epidurale. Un ago sarà utilizzato per inserire un sottile tubo di plastica chiamato catetere epidurale nella schiena (colonna vertebrale) vicino ai nervi che trasportano messaggi di dolore al cervello. L'ago verrà poi rimosso, lasciando solo il catetere nella colonna vertebrale.
Si potrà avvertire un leggero fastidio quando si posiziona l'ago epidurale e si inserisce il catetere.
L'epidurale può essere inserita a diversi livelli della colonna vertebrale, a seconda dell'area del corpo che necessita di sollievo dal dolore. I farmaci antidolorifici vengono quindi somministrati attraverso il catetere e impiegano dai 20 ai 30 minuti per avere pieno effetto.
Il torace, la pancia e le gambe potrebbero essere intorpiditi durante l'uso dei medicinali epidurali e le gambe potrebbero non essere forti come al solito. Probabilmente non le sentirai. Mentre il catetere è nella schiena, può essere utilizzato anche per somministrare farmaci antidolorifici manualmente o attraverso una pompa automatica.
Questa tecnica può essere usata per diverse ore (come durante il parto) o per alcuni giorni (dopo un intervento chirurgico importante). Le epidurali mobili, che utilizzano una dose inferiore di farmaci antidolorifici, vengono talvolta utilizzate durante il parto, consentendo alla donna di camminare in fase di travaglio.
L'anestesia epidurale non è una procedura dolorosa e ciò che può sentire il paziente il più delle volte è piuttosto un fastidio nella fase di inserimento dell'ago.
Quando l'epidurale viene interrotta, l'intorpidimento di solito dura alcune ore (almeno un paio) prima che i suoi effetti inizino a svanire. In questa fase, ti sarà consigliato di riposare in posizione sdraiata o seduta fino a quando non riavrai la totale percezione delle tue gambe. In questo tempo di recupero potresti avvertire una sensazione di formicolio forte e, in caso di dolore, il medico potrebbe darti delle medicine per aiutarti a controllarlo.
Le epidurali sono generalmente sicure, ma ci sono diversi rischi ed effetti collaterali che ovviamente devi conoscere prima di sottoporti all’anestesia. Quali sono?
Possono insorgere anche delle complicanze più serie come:
Le epidurali possono essere utilizzate in diversi casi, soprattutto durante il travaglio e il parto, compresi i cesarei. Torna utile anche durante alcuni tipi di intervento chirurgico per esempio la ricostruzione del legamento del ginocchio e dopo alcuni tipi di intervento chirurgico alla gabbia toracica e alla schiena oltreché nel caso di tutti gli interventi di amputazione.
(Articolo scritto da Valentina Rorato il 18 marzo 2021
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 3 luglio 2023)