
In considerazione della pandemia causata dal Covid-19 si è reso necessario attivare un piano di emergenza sanitaria per permettere all'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) di accelerare e snellire le procedure che permettono di sviluppare e approvare i vaccini e i medicinali. Il fine di queste misure è quello di autorizzarne quanto prima l’immissione in commercio riuscendo comunque a garantire elevata efficacia e sicurezza. È stata istituita una Task Force EMA (COVID-ETF) che si occuperà di questo compito andando ad analizzare, inoltre, la validità e la solidità delle prove scientifiche su efficacia, sicurezza e qualità del vaccino in maniera tale che sia prodotto un rapporto beneficio-rischio positivo e sia approvato.
Andiamo ad analizzare le varie fasi e cosa è cambiato:
Questi meccanismi servono a produrre dossier dettagliati e ben preparati che illustrino le strategie che permettono di generare evidenze in modo che EMA possa considerare le più rilevanti ed esaminare le procedure che permetteranno di accelerare lo sviluppo e la produzione del vaccino.
Una volta ricevute le domande di autorizzazione all’immissione in commercio, EMA le valuterà avvalendosi di:
Queste procedure rapide sono valide anche laddove vi sia un’estensione delle indicazioni di medicinali già approvati, riposizionandoli nella lotta al COVID-19.
L’EMA, inoltre, fornisce sostegno ai singoli Stati membri dell’UE per consentire ai pazienti di accedere ai trattamenti che sono ancora in fase di sviluppo e non hanno ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio (uso compassionevole).
Per poter essere commercializzati in Italia, i vaccini devono ricevere l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco).