Approvazione d’emergenza di un vaccino: cosa cambia rispetto a quella tradizionale

In questi giorni se sta parlando spesso: i vaccini contro il Covid-19 potrebbero venire approvati secondo una procedura d’emergenza. Questo però non significa che non saranno efficaci o sicuri. Proviamo a capire allora cosa cambi di preciso.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
20 Ottobre 2020 * ultima modifica il 20/10/2020

In considerazione della pandemia causata dal Covid-19 si è reso necessario attivare un piano di emergenza sanitaria per permettere all'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) di accelerare e snellire le procedure che permettono di sviluppare e approvare i vaccini e i medicinali. Il fine di queste misure è quello di autorizzarne quanto prima l’immissione in commercio riuscendo comunque a garantire elevata efficacia e sicurezza. È stata istituita una Task Force EMA (COVID-ETF) che si occuperà di questo compito andando ad analizzare, inoltre, la validità e la solidità delle prove scientifiche su efficacia, sicurezza e qualità del vaccino in maniera tale che sia prodotto un rapporto beneficio-rischio positivo e sia approvato.

Cosa cambia

Andiamo ad analizzare le varie fasi e cosa è cambiato:

  • Parere scientifico: 20 giorni, anziché i 40/70 canonici. La consulenza scientifica è gratuita. Serve a dare assistenza e istruzioni tempestive agli sviluppatori sui metodi di studio adeguati a produrre dati solidi su efficacia e sicurezza.
  • Approvazione dei piani d’investigazione pediatrica (PIP) e controllo rapido della loro conformità: 20 giorni, anziché 120. Se necessario l’EMA effettuerà un ulteriore controllo per garantire che le aziende rispettino le misure concordate presenti in ciascun PIP, durata 4 giorni.

Questi meccanismi servono a produrre dossier dettagliati e ben preparati che illustrino le strategie che permettono di generare evidenze in modo che EMA possa considerare le più rilevanti ed esaminare le procedure che permetteranno di accelerare lo sviluppo e la produzione del vaccino.

La valutazione

Una volta ricevute le domande di autorizzazione all’immissione in commercio, EMA le valuterà avvalendosi di:

  • Revisione ciclica (rolling review) : normalmente i dati a sostegno di un’autorizzazione all’immissione vengono presentati tutti all’inizio della procedura di valutazione ma vista la natura della situazione sanitaria di emergenza verranno valutati man mano che divengono disponibili.
  • Valutazione accelerata: 150 giorni, anziché 210.

Queste procedure rapide sono valide anche laddove vi sia un’estensione delle indicazioni di medicinali già approvati, riposizionandoli nella lotta al COVID-19.

L’EMA, inoltre, fornisce sostegno ai singoli Stati membri dell’UE per consentire ai pazienti di accedere ai trattamenti che sono ancora in fase di sviluppo e non hanno ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio (uso compassionevole).

Per poter essere commercializzati in Italia, i vaccini devono ricevere l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco).

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.