Aria condizionata: quali sono i rischi per la gola e le vie respiratorie?

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Essere esposti costantemente all’aria condizionata non fa bene alla salute, anche se hai sicuramente la sensazione che contrastare il caldo sia l’unico modo per preservarla. A farne le spese sono sicuramente la gola e le prime vie respiratorie: hai mai notato che in estate potresti soffrire con più frequenza di faringite o raffreddore?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 22 Giugno 2022

L'aria condizionata è diventata una parte importante della nostra routine estiva, un po’ perché ci siamo abituati a poter rinfrescare le nostre case e le nostre macchine come e quando vogliamo, un po’ perché le estati sono sempre più roventi. Se però è vero che avere un clima meno soffocanti nelle proprie abitazioni dà una certa sensazione di benessere, è anche vero che l’aria condizionata non fa benissimo alla salute, soprattutto alla gola. Quali sono i rischi?

Disidratazione

I sistemi di condizionamento asciugano l'aria. L'aria nella stanza passa nel condensatore che la raffredda. Mentre si raffredda, anche il vapore acqueo nell'aria si raffredda e forma goccioline d'acqua. Quest'acqua si accumula sul condensatore e quindi viene lasciata defluire all'esterno dell'impianto. È ottimo se vivi in ​​un ambiente con alta umidità e ne vuoi ridurre i livelli, ma se trascorri molto tempo all'aria secca, potresti disidratarti e sentirai la gola molto asciutta.

Problemi respiratori

Le persone che trascorrono gran parte del loro tempo in spazi climatizzati tendono a manifestare più sintomi delle vie respiratorie superiori, che coinvolgono soprattutto naso e gola. Questi sintomi di solito includono ostruzioni nasali, gola secca o rinite. Come anticipato, poiché l'aria condizionata può diventare molto secca, può portare a secchezza e irritazione delle membrane della golache creano un ambiente ideale per la faringite.

Malattie infettive

L'irritazione delle mucose, combinata con l'aria condizionata secca, può causare la secchezza delle mucose. Le mucose agiscono come uno strato protettivo in grado di tenere fuori virus e batteri. Questo può renderti più vulnerabile. Una delle infezioni più gravi è la Legionella. Fai controllare e bonificare il tuo impianto prima dell’uso.

Allergie e asma

Ci sono una serie di fattori scatenanti per l'asma. Se i filtri di un condizionatore d'aria vengono puliti regolarmente e l'unità funziona correttamente, l’impianto usato bene può aiutare a ridurre il numero di allergeni nell'aria. Tuttavia, se una persona trascorre molto tempo al chiuso, sarà esposta a una serie di potenziali fattori scatenanti, inclusi acari della polvere e sostanze chimiche. Con l'umidità che può accumularsi nell’impianto, c'è il potenziale per la crescita di muffe e le spore possono essere diffuse dall'aria che scorre attraverso l'unità. Questo può scatenare reazioni allergiche in molte persone o addirittura un attacco d'asma.

Come evitare di ammalarsi

La chiave per non ammalarsi a causa dell'aria condizionata è pulire regolarmente e accuratamente l'unità. La pulizia profonda garantisce l'assenza di muffe, mentre i filtri puliti catturano gran parte dei batteri circolanti, delle particelle di polvere e degli allergeni in casa. Ogni quanto va fatta manutenzione? Se usi l’impianto tutto l’anno (anche per il caldo) ogni 3 mesi, soprattutto durante il cambio di stagione, altrimenti all’inizio della primavera e poi dell’estate.

I filtri possono essere rimossi e risciacquati con acqua fredda e riposti in un'unità una volta asciutti, mentre passare l’aspirapolvere aiuta anche a rimuovere qualsiasi altra particella ostinata, pelo o polvere. Infine, cerca di usarla con moderazione, quindi non accendere l’impianto se non è necessario e fai in modo che rispetto a fuori ci siano 3-4 gradi di differenza (comunque non più di 6-7 gradi).