Basta mezze misure. Basta gas. È il momento di invertire la rotta e puntare sulle rinnovabili.

È il momento di invertire la rotta sull’energia. Investire sulle rinnovabili e diversificare le fonti energetiche devono essere le priorità assolute. Anche alla luce del nuovo rapporto Ipcc e sulle conseguenze catastrofiche che potrebbe avere il cambiamento climatico sul nostro Pianeta.
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Simona Cardillo 3 Marzo 2022

La guerra in Ucraina ci ha dimostrato fino a che punto la dipendenza dal gas (e dal petrolio) russo possa mettere in ginocchio l'Europa, e quindi anche l'Italia. Qualche giorno fa Draghi ha ipotizzato come "estrema ratio" di riaprire le centrali a carbone per far fronte alla crisi energetica legata al conflitto tra Russia e Ucraina.

La Russia è oggi il principale fornitore di gas dell'Europa: ti basta pensare che circa il 40% del gas che usiamo viene dalla Russia. Ecco perché una possibile interruzione significherebbe un enorme problema a cui dover far fronte.

Ma come siamo arrivati a questo punto?

In Italia mancano sia la diversificazione sia l'indipendenza energetica. La soluzione per affrontare questa crisi, però, non è (e non potrà mai essere) aumentare l'import di gas da altri Paesi o tornare al carbone, ma puntare sulle rinnovabili come l'eolico, il solare, il geotermico. E finora abbiamo perso già del tempo preziosissimo.

La transizione energetica non è un processo immediato. Richiede tempi, progetti e investimenti. E in Italia non abbiamo investito abbastanza sulle rinnovabili quando dovevamo. Perché?

La soluzione per affrontare questa crisi non è, e non potrà mai essere, aumentare l'import di gas da altri Paesi o tornare al carbone
  • Burocrazia lenta
  • Ritardi nel rilascio di autorizzazioni
  • Blocchi delle sovrintendenze
  • Poca innovazione e aggiornamento tecnologico

Sono questi secondo Legambiente gli ostacoli più grandi allo sviluppo di impianti rinnovabili in Italia. In Italia oggi produciamo 33 GW da fonti rinnovabili, ma degli ulteriori 20 GW di progetti che sono stati presentati dal 2017 a oggi, ne abbiamo autorizzati solo 0,64. Ti basta pensare che i tempi previsti dalla normativa per ottenere l'autorizzazione per realizzare un impianto eolico sono 6 mesi. Eppure i tempi medi in Italia sono di 5 anni.

Adesso è il momento di invertire la rotta. E di farlo in maniera ferma e decisa.

"Oggi le mezze misure non sono più un'opzione" hanno detto solo qualche giorno fa gli autori del nuovo report Ipcc sugli impatti della crisi climatica, che prevede scenari disastrosi se non agiamo subito. Aumento degli eventi climatici estremi, 120milioni di persone in Europa a rischio di estrema siccità, l'innalzamento fino a 1 metro del Mediterraneo entro 2100. Sono alcune delle catastrofiche conseguenze che provocherebbe un aumento della temperatura terrestre superiore a 1,5°.

Ecco perché dobbiamo dire basta.

Basta mezze misure. Basta gas.

È il momento di puntare sulle rinnovabili.

Giornalista di professione, curiosa per passione. Amo scoprire cose nuove, andare al di là delle apparenze e conoscere i fatti in altro…