Batterie, conduttori e auto elettriche: la Cina domina l’export dell’automotive

Superato il Giappone nella produzione di veicoli dal 2009 e adesso l’intenzione è quella di diventare la prima Nazione esportatrice in Europa di vetture. La Cina vuole diventare leader assoluto nel mercato dell’auto e con l’avanzamento dell’elettrico già dal 2025 potrebbe accaparrarsi circa il 20% del mercato europeo.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 31 Agosto 2023

Non bastavano conduttori e batterie, adesso la Cina vuole dominare direttamente il mercato delle auto diventando il primo esportatore di veicoli elettrici al mondo. Che poi diventando… Lo è già diventato.

Infatti secondo il presidente del gruppo GAC (ufficialmente Guangzhou Automobile Group Motor Co), Feng Xingya, il Paese leader in Asia, sia già diventato una potenza mondiale nell'industria automobilistica e che non aspetta altro che i dati del 2023 sulle esportazione di prodotti, facenti parte del settore automotive, in Europa. L'attesa sarà ancora di 4-5 mesi, ma Xingya è certo di come il 2023 sia l'anno del sorpasso con ben la conquista del 50% del mercato europeo. Un risultato che, se dovesse verificarsi, sarebbe sconvolgente. Unica compagnia non Europea che, fino a ora, è riuscita a dominare il mercato auto del vecchio Continente è stata la Toyota e adesso dopo decenni e decenni potrebbero esserci new entry asiatiche proveniente non dal Giappone, ma dalla Cina.

Perchè la Cina domina l'export delle auto elettriche?

Prezzi bassi, dovuti dalla competitività interna al Paese del dragone, modelli che vengono sfornati ogni mese e alcuni di questi anche ben riusciti al punto tale da competere con auto bandiera di colossi già affermati, tipo Volkswagen, Audi, Tesla, Bmw. Questo fa si che nel pensiero collettivo passi un messaggio. Se i livelli di produzioni in Asia sono migliorati al punto tale da competere con Brand di lusso e se anche i prezzi sono bassi rispetto ai competitor, perchè mai si dovrebbero acquistare auto di "categorie inferiori a prezzi simili o maggiori?" Il paragone con i grandi Brand europei fa si che le altre case automobilistiche presenti e che costituiscono la maggior parte del mercato, vengano letteralmente spazzate via al punto tale da non considerarle più.

Se mancano ancora i dati di tutto l'anno del 2023, quantomeno si possono analizzare i trimestri e il primo di quest'anno illustra proprio la tendenza affermata poco fa. La Cina domina l'export con un aumento del 80% rispetto allo stesso trimestre del 2022.

A fine anno si stimano 4,4 milioni di vetture spedite all’estero dal Dragone (di cui 1,3 elettriche, raddoppiate), secondo la società di ricerche Canalys. Esito prevedibile visto che dal 2009 i cinesi hanno strappato proprio al Giappone anche la leadership della produzione, raddoppiata nel 2022 da 10,3 a 23,8 milioni di automobili (dati Oica, l’organizzazione internazionale dei produttori).

Secondo AlixPartners entro il 2030 la Cina potrà arrivare a vendere ogni anno circa 9 milioni di veicoli nei mercati esteri.

In questo modo la Cina potrebbe accaparrarsi circa il 30% della quota globale del mercato automotive. Transport & Environment, Ong ambientalista spiega che, per quanto riguarda l'Europa e il mercato dell'elettrico, grazie o a causa, dello stop ai motori endotermici entro il 2035, la Cina potrebbe aumentare la sua fetta di mercato nel vecchio Continente passando dal 9% al 18% di vendite di auto elettriche già entro il 2025.

Gli unici freni in questo momento plausibili a questa esponenziale crescita possono essere solo due: credibilità del "made in China" e situazioni Geopolitiche che possano bloccare eventuali accordi tra Stati o Continenti.