Bite dentale: cos’è e a cosa serve il “morso” anti-bruxismo

Il bite dentale, letteralmente “morso”, è una sorta di guaina morbida da indossare sui denti. Tra gli usi principali di questo strumento c’è la protezione dal bruxismo notturno, la tendenza a digrignare e stringere i denti nel sonno, un disturbo diffuso che può creare problemi a denti e mandibola.
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Paola Perria 30 Ottobre 2018
* ultima modifica il 30/03/2021

Il bite dentale: uno strumento di protezione

Letteralmente bite significa "morso". Se hai presente i pugili durante i loro incontri, ti sarai accorto che a protezione dei loro denti indossano una sorta di guaina che li ricopre. Quello è un bite. Ma se non ti interessi di pugilato, è più probabile che abbia sentito parlare di questo strumento a proposito di un fenomeno piuttosto comune, legato spesso ad un problema di stress, che si chiama bruxismo. Ti spiegherò di che si tratta diffusamente più avanti.

Se hai portato apparecchi ortodontici nella tua vita, forse in qualche fase del processo di riallineamento della tue arcate dentali, ti è stato prescritto un bite. In tutti questi casi questo strumento ha una funzione precisa, quella di proteggere i tuoi denti, di contenerli e preservarli da danni, traumi, lesioni di qualsiasi genere. Dunque il bite è uno strumento di protezione, realizzato in materiale sintetico, in genere resina o silicone, trasparente, morbido da potersi modellare sulla tua bocca,  oppure rigido a scopo correttivo, che devi indossare durante la notte o in alcune ore del giorno, e che soprattutto viene realizzato su misura dal dentista. Non esistono bite "generici" per tutti, perché non esistono due cavi orali identici.

Quando si usa il bite dentale

Il bruxismo è una tendenza – il più delle volte inconsapevole – a stringere e digrignare i denti in una morsa d'acciaio. Il più delle volte questo fenomeno si verifica durante le ore notturne, quando invece di rilassare la muscolatura della mandibola, senza renderti conto fai l'esatto opposto. Il bruxismo è spesso, ma non necessariamente, collegato a disturbi del sonno, ad esempio se soffri di apnee notturne o russi, è più probabile che tenda a digrignare i denti in concomitanza. Come te ne accorgi? Vediamo i sintomi principali di questo "curioso" disturbo:

  • I tuoi denti che sfregano gli uni contro gli altri producendo un rumore peculiare e sufficiente a svegliare chi dorme accanto a te
  • I tuoi denti appaiono consumati, come "limati" o scheggiati
  • Lo smalto dei tuoi denti appare eroso
  • I tuoi denti sono indeboliti ed è maggiore la tua sensibilità al caldo e al freddo
  • Al mattino sputi un po' di sangue con la saliva
  • Al mattino senti la muscolatura della mandibola indolenzita, dolorante e talvolta anche quella di collo e nuca
  • Soffri di dolore alle tempie, nevralgie e mal di testa
  • L'interno della tua bocca è soggetto a infiammazioni e sanguinamenti

Cosa è il bruxismo?

Il bruxismo può avere conseguenze importanti sulla tua salute orale e dentale, può procurarti persino microfratture alle ossa  e provocare problemi di malocclusione dentale. Se è vero che questo disturbo è più comune di notte, in alcuni individui si produce anche durante il giorno. Tra le cause soprattutto stress e ansia, che agiscono sulla muscolatura della faccia provocando tensioni involontarie. Se sei una persona competitiva, hai la mania del controllo o sei iperattivo, è più probabile che tenda a digrignare i denti durante la notte.

Il bruxismo non si combatte in un giorno, soprattutto perché quando ti accorgi di soffrirne, di solito la cosa dura da parecchio tempo. La severità del disturbo, con eventuali complicazioni a livello mandibolare e/o dentale, può richiedere subito un intervento correttivo, e il bite può essere la soluzione perché se non elimina il problema all'origine, tuttavia ne limita i possibili danni. In questi casi, soprattutto per il bruxismo notturno, il bite dentale viene realizzato per l'arcata superiore, e tu lo dovrai indossare per tutta la notte. Esso costituirà una barriera morbida che attutirà lo sfregamento dei denti superiori e inferiori tra di loro senza crearti alcun fastidio.

Altri casi in cui serve il bite dentale

Anche se non soffri affatto di bruxismo, potresti comunque avere bisogno di un bite. Ad esempio se hai un problema di malocclusione, ovvero la tua arcata dentale superiore e quella inferiore non combaciano come dovrebbero (di norma quella superiore, più larga, dovrebbe contenere l'altra, più stretta) e i denti sono mal allineati, l'ortodontista studierà sulla tua bocca un bite da posizionare sull'arcata inferiore e sulla quella superiore, in modo da "costringere" i denti nella posizione corretta. Alcuni apparecchi ortodontici sono muniti di bite o prevedono l'utilizzo di questo strumento a scopo correttivo per alcune ore della giornata.

I benefici del bite dentale

Proviamo a ricapitolare quindi tutti i benefici del bite dentale e a capire meglio in quali casi è consigliato. Prima di tutto, dunque, protegge dal bruxismo entrambe le arcate dei tuoi denti. Oltre a non sfregarli tra di loro mentre dormi, provocando una lenta erosione, eviterai anche di sforzare con l'attrito le ossa di mandibola e mascella. Il tuo smalto verrà salvato da possibili danni, ma anche le tue gengive non rischieranno di infiammarsi a causa della cattiva, e inconscia, abitudine.

Se poi hai appena rimosso un apparecchio ortodontico fisso, i tuoi denti saranno perfettamente dritti, ma dovrai fare attenzione alla cosiddetta recidiva ortodontica. In poche parole, in questo momento, saranno più fragili e tenderanno a tornare alla situazione precedente l'impianto del dispositivo. Il bite è il corretto passaggio intermedio, che previene questo rischio, preservando la posizione ottenuta con l'apparecchio fisso.

E mantenere i denti allineati non è importante solo a livello estetico. La posizione delle ossa influenza la masticazione, che ha sua volta gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda la postura. Proprio così, i denti agiscono sulle vertebre della colonna e possono determinare un disequilibrio. La scoliosi insomma è può essere in qualche modo collegata ai denti storti.

Tipologie di bite dentale

A seconda del suo utilizzo, esistono diversi tipi di bite. Come ti ho anticipato, il più comune è il bite dentale morbido in silicone che si posiziona solitamente solo sull'arcata superiore. Il modello correttivo, usato in caso di malocclusione sia per l'arcata superiore che per quella inferiore, in genere è in materiale duro (resina acrilica soprattutto), va usato di giorno e ha un costo superiore. In entrambi i casi il bite deve essere realizzato su misura dal dentista, e solo dopo un attento studio della bocca del paziente e delle sue caratteristiche.

A tal proposito, voglio darti un consiglio. Probabilmente sai che esistono dei bite standardizzati che puoi acquistare in farmacia. Non usarli, anche se nella dicitura trovi il termine "automodellanti". Come ti ho spiegato, non esiste un modello di bocca "standard", anche quella più regolare ha comunque delle misure e delle caratteristiche uniche. Per tale ragione – se il tuo problema è il bruxismo – ti invito ad affrontarlo seriamente, affidandoti ad un bravo dentista che valuti lo stato dei tuoi denti e studi su di te il bite giusto. Avrai speso qualcosa in più, ma ne sarà valsa la pena.

Infine, una speciale attenzione all'igiene. Tutto ciò che si porta in bocca va sterilizzato, pertanto anche il tuo bite, quando non lo indossi, andrà sciacquato con acqua e collutorio o con acqua e bicarbonato e riposto in un contenitore apposito che ti fornirà il tuo dentista.

(Modificato da Giulia Dallagiovanna il 22/05/2019)

Fonte| Gnatologo

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